Page 67 - ViviJesolo-09-2023
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FUORI CASA
                                                                                               INTERVISTA














                                                                  Ennio, ma davvero lei faceva lo stilista?
                                                                  «Certamente. L’ho fatto per molti anni, dopo che la passione
                                                                  mi venne lavorando per un lanificio e maglificio. Sono stato
                                                                  sempre un creativo e, una volta messomi in proprio, ho dise-
                                                                  gnato per grandi brand come Valentino e Max Mara, ma anche
                                   Per anni ha disegnato abiti per   per aziende come Fila».
                                   i più importanti brand dell’alta
                                 moda, da Valentino a Max Mara.   E com’è passato dalla moda alla cucina?
                                     Finché, per seguire da vicino  «Nei primi anni Duemila, mia figlia, laureata in chimica indu-
                                       la figlia, si è appassionato   striale, decide con il fidanzato di aprire un ristorante nella mia
                                                                  Treviso. Decisi di seguirlo più da vicino nel momento in cui
                                  alla cucina, al punto da mollare   vidi che faticava a prendere il via. E in quel contesto mi sono
                                  la sua professione di stilista, per   appassionato della cucina. Ho, così, deciso di specializzarmi, di
                                      abbracciare quella di cuoco.   studiare, approfondire. Il ristorante ha cominciato ad andare
                                    Oggi Ennio Interlenghi è uno   bene, poi l’ho venduto: mia figlia è diventata preside al Bran-
                                    dei più ricercati chef italiani e   dolini ed io ho iniziato a fare la gavetta lavorando per varie
                                  la sua arte la si può assaporare   strutture importanti».
                                    al Rosemar di via Zara, a due
                                         passi da piazza Mazzini.   Ma cos’hanno in comune moda e cucina?
                                                                  «Entrambi i settori richiedono creatività e tutti e due toccano
                                                                  il gusto, da una parte quello dell’estetica, dall’altro quello dei
         ENNIO INTERLENGHI                                        sensi. Moda e cucina fanno fare un viaggio».
        IL VALENTINO                                              Lei ha girato il mondo, conoscendo e assorbendo vari

                                                                  sapori: qual è la “sua” cucina?
                                     DELLA                        «Direi quella mediterranea, ma con influssi esotici. Insomma,
                                                                  con piccoli tocchi dei Paesi conosciuti».
                                CUCINA                            È difficile imporre le sue idee di cucina?

                                                                  «Guardi, qui al Rosemar c’è stato subito feeling, anche perché
                                                                  il titolare mi lascia molto spazio e molta libertà, naturalmente
                                                                  sempre all’interno di un quadro complessivo, che deve essere
                                                                  anche economico e gestionale».
           RISTORANTE ROSEMAR
                   Via Zara, 1                                    Ai giovani cosa dire?
           30016 Lido di Jesolo VE                                «Che questa è una vita di sacrificio, ma in un ambiente che dà
                www.rosemar.it
                                                                  grandissime soddisfazioni».

                                                                  Ma in televisione ci andrebbe?
                                                                  «No, quello è un altro mestiere».

                                                                  Per chef Interlenghi qual è il piatto perfetto?
                                                                  «Quello semplice, che non maltratta la materia prima. Coco
                                                                  Chanel diceva che la semplicità è la chiave della vera eleganza».



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