Jesolo per tutti
Fare turismo significa essere accoglienti nei confronti di ogni esigenza. L’esempio della Nemo Beach e dell’hotel Bettina.
Giorni fa, passando per piazza Mazzini, vedo un ragazzo in carrozzina, seduto da solo al tavolo di un bar. Istintivamente provo un po’ di tristezza per lui, immaginandolo a fare una vacanza da solo, in piazza, perché è complicato andare in spiaggia e magari in qualche modesta pensione perché non può permettersi categorie diverse. Poco dopo, dal bar esce una bella ragazza, lo raggiunge, sorridendo gli restituisce il portafoglio ed insieme si avviano al parcheggio per disabili dove lui si mette alla guida di una Bmw X3. Ecco qua. Anch’io sono stata vittima del più banale dei pregiudizi: giudicare qualcuno in carrozzina come una persona sola e sconsolata.
I NUMERI
In Europa le persone con qualche disabilità sono 130 milioni, di cui ben 50 milioni viaggiano in modo regolare. Se consideriamo anche le persone sopra gli 80 anni e aggiungiamo eventuali accompagnatori, i numeri che si realizzano sono ragguardevoli. E, se non fosse solo per ragioni economiche, andrebbe anche aggiunto che, rendere il turismo accessibile è prerogativa di una società civile ed etica.

L’IMPEGNO DI JESOLO
Jesolo è sempre stata sensibile all’argomento. Già nel 2010 era stata creata Jesolo 4All. Una commissione formata da rappresentanti del Comune, dall’Aja e da alcune persone disabili, con lo scopo di certificare la reale accessibilità delle strutture alberghiere e dei servizi della città: ristoranti, negozi, mostre, mezzi pubblici e tutto quanto renda agevole una vacanza anche per chi ha alcune difficoltà motorie e sensitive. Un ulteriore esempio della sensibilità in questo senso è data dall’inaugurazione, nel 2016, della Nemo Beach, una spiaggia totalmente attrezzata con piazzole, lettini rialzati, sollevatore, job e passerelle. Quindi il progetto Village For All da allora molta strada è stata fatta, molte strutture si sono rinnovate, finalmente con attenzione all’inclusività. Non solo perché eticamente coerente, ma anche per il fatto che migliorare la qualità della vita di alcuni, migliora la vita di tutti. E confesso, quando mi succede di viaggiare e trovare ancora hotel non attrezzati, ristoranti e negozi non accessibili, mezzi pubblici inadatti, penso in che meraviglia di città ho la fortuna di abitare. E alla fortuna che tutti abbiamo quando incontriamo imprenditori che credono nel miglioramento e nel cambiamento come l’Hotel Bettina.
L’IMPEGNO DEL BETTINA

La proprietà ha deciso un investimento per fare dell’Hotel Bettina una struttura aperta veramente a tutti.
Nato tra gli anni Sessanta e Settanta e dedicato a Bettina, figlia dell’avvocato Tagliapietra, viene poi acquistato da Giovanni Beghetto, noto commerciante di Tombolo, nel padovano, che a Jesolo si sente come a casa. Uomo conviviale e di saldi principi etici, Giovanni imprime alla gestione e ai fornitori una filosofia di accoglienza fondata su rispetto, trasparenza e cura delle relazioni. Dal 2023 la figlia Cristina guida la ristrutturazione insieme al marito Gregorio Rui e ai figli Alberto e Chiara. Fedeli ai valori trasmessi da Giovanni, avviano un ambizioso piano di rinnovamento con traguardo al 2026, articolato su tre pilastri: accessibilità, ecologia, sostenibilità. Nuove rampe antiscivolo collegano ogni percorso esterno, mentre un ascensore a cabina ampia con messaggi vocali e pulsantiere in braille renderà ogni piano completamente privo di barriere.
Nelle aree comuni nascerà un bagno inclusivo a doppia altezza, adatto a bambini e adulti di qualsiasi identità, con rubinetti e sanitari automatici. In camera, la domotica “parla” anche al tatto: interruttori braille e tablet vocali gestiscono luci e clima, assistiti 24 / 7 da un concierge virtuale basato su IA che traduce, orienta e accompagna. Grazie alla partnership con Village For All, ogni dettaglio viene testato da persone reali, affinché ciascun ospite possa muoversi in piena autonomia. All’accessibilità si affianca l’attenzione all’ecologia. Riducendo consumi e rifiuti con Led, riduttori di flusso e una raccolta differenziata che supererà l’80%. Vengono selezionati fornitori locali a filiera corta e promossa mobilità dolce con biciclette e colonnine per auto elettriche. Lo staff segue programmi di formazione continua per trasformare questi principi in gesti quotidiani, mentre audit periodici certificano i progressi. Ogni euro speso in hotel rimane sul territorio, sostiene la comunità e costruisce futuro.
