Ancora tu…
Questa è una splendida storia di amicizia. Nata nel cuore del borgo di Cortellazzo, coltivata tra una partita di beach volley in spiaggia e una pizza, rafforzata sul dondolo di una nonna. E che resiste dopo 40 anni. Anzi, è diventata amore. Li ho guardati bene quei visi. I sorrisi, quegli occhi che luccicavano della luce dell’amicizia. Non c’era malinconia per un passato ormai lontano, ma la gioia per un presente che è frutto di ciò che si è vissuto e che ha permesso di ritrovarsi dopo decenni, come se nulla fosse cambiato. C’è chi suggerisce di raccontare la loro storia sotto il titolo “Stessa spiaggia, stesso mare”, oppure con uno dei tanti titoli delle canzoni che rievocano il ritrovarsi. Ma nulla riuscirebbe a sintetizzare ciò che è stato e ciò che è. Tanto vale iniziare.
Loro sono una trentina, o poco più, di (ex) ragazzi degli anni Ottanta. Arrivano da varie regioni del Nord Italia, tra Toscana, Piemonte, Lombardia e Friuli Venezia Giulia. Allora, per le rispettive famiglie, Cortellazzo era il luogo ideale per fare vacanza: qualcuno in campeggio, i più nelle case che affittavano delle stanze. Una esperienza che permetteva, ancora di più e ancora meglio, di fraternizzare facilmente, anche con i ragazzi del posto.

IL DONDOLO E IL PASSAPAROLA
Quando le piazze non erano ancora “virtuali”, il contatto, fisico e verbale, aveva un peso specifico. E, allora, c’era il dondolo di nonna Rosalia che faceva da punto di riferimento. C’era Claudia, del panificio, che fungeva da passaparola. E c’era Gessica che faceva da perno, il punto di contatto con tutti e per la gestione delle attività e dei ritrovi. Ed il Trocadero per l’immancabile pizza.
NASCE L’AMORE
L’amicizia si rafforza, diventa qualcosa di imprescindibile, anche quando le cose si vivono d’estate (vero, un tempo le vacanze al mare potevano durare anche un mese, cosa oggi impensabile) e d’inverno ognuno aveva la propria vita. Ed a volte l’amicizia sfociava in amore.

Com’è successo per Cristiana e Lorenzo.
«Com’è nato tutto? Per una partita di beach volley», ricorda Cristiana. «Io e un’amica eravamo in spiaggia, mentre loro stavano giocando a beach; mancavano due persone in squadra e lui, Lorenzo, era un po’ che mi guardava e così la scusa fu quella di chiederci di giocare». E da lì… «In realtà all’inizio mi stava sulle scatole – un classico, vero? – poi ci siamo conosciuti meglio…». La storia va avanti per tre anni: d’estate a Jesolo, durante l’inverno con lettere e telefonate. Poi la vita li ha fatti percorrere strade differenti. Fino a che… Venticinque anni dopo si sono risentiti e si sono rimessi assieme. Ora sono una coppia.
IL GRUPPO CORTELLAZZO ANNI 80/90
In realtà un po’ tutti si sono un po’ persi di vista: si cresce, si fanno scelte di vita e professionali che ti portano ad allontanarti, anche se qualcuno di loro continua a ritornare a vacanza a Jesolo, anche se non sempre a Cortellazzo. Finchè Monica (all’epoca lei non c’era), moglie di Emiliano, lancia l’idea di ricreare il gruppo. I social, questa volta sì, aiutano a ritrovarsi praticamente tutti. E così, nel 2018, il primo incontro a metà strada, in un locale sul Garda.

E, da allora, è come se il tempo non fosse mai passato.
I sorrisi, la gioia, l’amicizia.
Che bella storia, questa storia.
CORTELLAZZO MON AMOUR
Cortellazzo è una caratteristica località di Jesolo, uno degli angoli più affascinanti di Jesolo. Ne fanno parte la pineta, la spiaggia, le foci del Piave, l’attività dei pescatori, il porticciolo, la storia, la natura. Da visitare e da vivere. A valorizzarlo, da qualche anno, c’è una realtà appositamente costituita, composta da volontari che hanno a cuore questo angolo di Jesolo, chiamata “Borgo di Cortellazzo-Pineta”.