Biennale, tra storia e curiosità
Passeggiando per Venezia si respira aria di Biennale, ovvero si avverte quel fermento tipico di quando in città è in corso una delle esposizioni internazionali d’arte più famose al mondo. È un po’ come la settimana della moda a Parigi. Quando noti qualche installazione contemporanea nelle calli o nei campielli o incroci dei personaggi estrosi e magari vestiti in maniera originale, è abitudine veneziana affermare “perché c’è la Biennale”.
Ma come e quando nasce la Biennale? Presto detto: da una delibera dell’amministrazione comunale del 19 Aprile 1893, in cui si propose di istituire un’esposizione biennale artistica nazionale nell’anno successivo per celebrare le nozze d’argento di re Umberto e Margherita di Savoia. Ciascuno dei padiglioni che si trovano all’interno dei giardini della Biennale sono equiparati a delegazioni di rappresentanza estera e godono di extra territorialità.
Una delle più belle e divertenti scene del film “Le vacanze intelligenti” con Alberto Sordi del 1978 è proprio quella in cui Augusta (interpretata da Anna Longhi) esausta da tanto camminare, si addormenta seduta su una sedia ignorando di aver scambiato un’installazione artistica importante per una banalissima sedia.
Infine, va ricordato che, durante la biennale del 1948, Peggy Guggenheim espose tutta la sua collezione nel padiglione della Grecia, offrendo una panoramica unica sull’arte contemporanea; fu il debutto di Pollock in Europa e il padiglione venne progettato niente di meno che da Carlo Scarpa. Potete respirare Biennale anche in piazza San Marco quest’anno: incrociano una delle dodici meninas, grandi sculture in bronzo, opera di Manolo Valdès che, fino al 16 giugno, campeggiano proprio in piazza.
