Con Banksy fino a settembre
Visto il grande successo, la mostra al JMuseo potrà essere visitata fino al 30 settembre.
I numeri parlano chiari: oltre 25mila visitatori dalla data di apertura, il 23 aprile. Tanto è bastato per convincere l’amministrazione comunale a tenere la mostra “Banksy & friends: l’arte della ribellione”, fino al 30 settembre. Scelta che fa coincidere con l’avvio della varie iniziative sportive, che porteranno in città migliaia di persone.
Curata da Piernicola Maria Di Iorio, con le sue oltre 90 opere, la mostra rappresenta una summa di quella che è l’arte contemporanea oggi, presentando al pubblico i lavori di artisti amatissimi come Banksy, Jago, TvBoy ma anche di altri nomi celebri e conosciuti a livello internazionale: da Liu Bolin, David LaChapelle, Takashi Murakami, Mr Brainwash, Obey fino ai noti italiani Angelo Accardi, LAIKA, MaPo, Laurina Paperina, PAU, Nello Petrucci, Andrea Ravo Mattoni, Rizek e Giuseppe Veneziano.
Tutti protagonisti di un’arte pubblica e sociale che è diventata ormai un linguaggio accessibile, diretto e di denuncia, in cui lo spettatore può immedesimarsi, perché parlano di una realtà contemporanea che ci appartiene.
IL MESSAGGIO DI BANKSY
Dottor Piernicola Maria Di Iorio, “Banksy&Friends” cosa ci racconta?
«È un percorso espositivo che racconta la contemporaneità in cui le possibilità di nuovi confronti con la realtà vengono reinventate e visualizzate; immagini che ci portano verso una discussione nuova sulle odierne realtà politiche sociali e culturali. La mostra si identifica in questa posizione naturale che vede protagonista Jesolo e con la città stessa dialoga e dalla città si apre verso il mondo!».
Che messaggio viene lanciato con questa mostra?
«Il messaggio lanciato non è mai banale né scontato, scuote le coscienze, indigna, commuove. Del resto, questi artisti hanno creato una rottura con i riferimenti classici del mondo dell’arte e della sua fruizione, rifiutando di entrare a far parte di un sistema chiuso ed escludente. Ironia della sorte, gli stessi artisti ribelli con le loro opere e la narrazione che li identifica, sono diventati molto ricercati e attualmente sempre più centrali nell’interesse del pubblico e dei musei e centri d’arte contemporanea».
LE CREATURE DI SABBIA
La 26esima edizione è iniziata con l’inaugurazione del 3 maggio e le sculture potranno essere ammirate fino al 29 settembre, a ingresso libero. Il tema scelto: “Creature nell’arte”. Le sei imponenti opere di sabbia rappresentano gli animali nella storia dell’arte: dai dipinti rupestri al surrealismo, in ogni periodo e in ogni cultura, l’essere umano ha interpretato e rappresentato gli animali in modi unici, occupando un ruolo significativo nella storia dell’arte e nella letteratura.