Di Kart in figlio

La Pista Azzurra è un circuito internazionale di go-kart acquistato e rilanciato da Mario Calzavara nel 1964. Nel 1968 il Campionato del Mondo e, nel 1972, la consacrazione con la Coppa dei Campioni. Ma non tutti sanno che il figlio Francesco, che l’ha poi gestita, è stato un kartista professionista.

Ha 5 anni quando Francesco Calzavara, oggi assessore della regione del Veneto ed ex sindaco di Jesolo, riceve in regalo una piccola auto realizzata con una carrozzeria montata sopra un kart. È stato il suo battesimo della pista. A 12 anni inizia a gareggiare nella categoria Cadetti; ha proseguito fino all’età del militare.

Partendo dalla fine: perché decise di smettere?

«In tutta onestà penso di essere stato un pilota bravo, ma non bravissimo. Tornato da militare, dunque, decisi di passare dall’altra parte, fondando l’associazione sportiva che, dal 1984 al 2012, organizzò alcuni dei più grandi eventi sportivi di questa disciplina».

Ha avuto la possibilità di conoscere grandi piloti?

«Sì, perché tutti hanno iniziato con il kart: in quegli anni era un passaggio direi obbligatorio. Tra l’altro un tempo non potevi arrivare alla F1 prima dei 21. Ho conosciuto piloti poi divenuti fenomeni: da Senna a Schumacher, da Zanardi ad Hamilton ed Alonso…».

E la Formula Uno non era un sogno anche per lei?

«Non necessariamente: allora quel mondo non aveva il fascino che ha ora; lo vedevo molto distante da me. Senza contare che dovevi avere almeno una cosa imprescindibile: un talento straordinario o tanti, tanti, tanti soldi. Ed io non avevo nessuno dei due».

Con chi ha avuto la possibilità di gareggiato?

«Con Alex Zanardi e Morbidelli ad esempio, con tutta quella generazione di italiani che poi è arrivata alla F1. Grazie alla Pista Azzurra ho avuto la possibilità di fare anche amicizia e di confrontarmi con molti di loro. L’amicizia è poi rimasta».

Quale il pilota conosciuto e che l’ha impressionato?

«Sarebbe troppo facile dire Senna, che ha corso proprio qui da noi ed il film che racconta la sua storia, inizia proprio con le immagini di una gara fatta da noi, a Jesolo. Zanardi, poi, aveva fin da subito quel qualcosa in più».

Alla Pista Azzurra quale la gara più importante da cui è partito?

«Il campionato del mondo del 1990: è stato il primo evento in Italia di questa disciplina, una vera e propria festa, con una organizzazione di grande spessore».

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