Federica: un abbraccio a cinque cerchi
La quinta qualificazione ai Giochi Olimpici raccontata dalla famiglia Pellegrini
Vincendo il titolo italiano nei 200 stile libero ai Campionati Italiani Assoluti di Riccione (1 minuto e 56,69 secondi), Federica Pellegrini ha centrato la qualificazione ai Giochi Olimpici di Tokyo. Una vittoria dal sapore particolare: perché si tratta della quinta Olimpiade (nessuno come lei) e perché sarà la sua ultima di una carriera spettacolare. Anzi, “divina”.
Abbiamo voluto che fosse la famiglia, papà Roberto, mamma Cinzia e fratello Alessandro, a raccontarcela.
Roberto, dove avete seguito la gara che è valsa la qualificazione alle prossime Olimpiadi?
<<Come succede spesso ultimamente, durante la gara eravamo in posti diversi. Io rientrato a casa da scuola appena il tempo di accendere la tv e Cinzia a Verona, con Alessandro, ad accudire Vanessa e Rocky a casa di Federica>>.
Cinzia, come avete reagito quando ha ottenuto il risultato?
<<Sapevamo che era pronta: ha lavorato tantissimo e, con il problema Covid-19, non è stato così semplice; ma, proprio per questo, forse ancora più emozionante. Tra me e Alessandro c’è stato un forte abbraccio come se in quell’abbraccio ci fossimo tutti e quattro. Mentre, per quanto riguarda Roby, non siamo riusciti a parlargli… non rispondeva al telefono… Ha chiamato lui dopo 15/20 minuti ancora emozionato e non riusciva a dire una parola>>.
Roberto e Cinzia, che effetto fa avere una figlia entrata nella storia dello sport non solo italiano, ma internazionale?
<<Come ripeto, l’orgoglio, l’ammirazione per questa figlia che ci fa sempre emozionare è sempre alle stelle. Questa volta ancora di più, perché è come se sentissimo sulla nostra pelle la sua forza le sue paure i suoi sacrifici che affronta giorno dopo giorno per ottenere questi risultati. E ammirazione e rispetto è quello chee percepiamo noi come genitori da parte del mondo sportivo e non: e ne andiamo fieri>>.
Ripensate mai a quando accompagnavate Federica, piccolina, a fare le prime lezioni di nuoto? Avreste mai pensato che sarebbe diventata la… divina?
<<Ripensiamo spesso alla carriera di Fede: sin da piccola dimostrava di avere talento ma, e questo lo diciamo con una punta d’orgoglio, non abbiamo mai spronato Fede all’esaurimento. Vedavamo i suoi risultati e cercavamo di non metterle pressione, anzi il nostro motto era: “Fede, un passo alla volta”… (valido tutt’ora)…. Mai avremmo pensato di vedere Federica, nostra figlia, là, in alto >>.
Alessandro: cosa vuoi dire a Fede in questo momento?
<<Trovare le parole a volte non è così semplice, soprattutto in questi casi. Usciranno al momento giusto. Ma ora, sorellina, mi viene da dirti solo una cosa: divertiti ancora una volta come non mai. Poi festeggeremo tutti insieme a Jesolo con i mojito del Floridita questa strepitosa, incredibile carriera. With love>>.