Garibaldi a Venezia

Sponsored

Nella toponomastica veneziana tutte le strade sono denominate calle, salizada, fondamenta, ruga, piscina etc…, ma ce n’è una che fa eccezione e si tratta di via Garibaldi, che venne così denominata in seguito all’entrata delle truppe garibaldine in città nel 1886 (prima si chiamava via Eugenia, per decreto napoleonico, in onore del vicere d’Italia, Eugenio di Beauharnais). Questa strada collega Riva Sette Martiri ai giardini pubblici che confinano con i giardini della Biennale. All’ingresso campeggia una grande statua che rappresenta proprio Giuseppe Garibaldi e, se fate il giro intorno alla statua, vi accorgerete che dietro ve ne un’altra un po’ più piccola raffigurante un altro uomo con un fucile in mano, che è stata eretta in un momento successivo.

Si racconta che non appena collocata la statua più grande si verificarono degli strani fenomeni intorno al laghetto che circonda il monumento, soprattutto di notte. C’è chi raccontava di essere stato schiaffeggiato all’improvviso da una figura non ben identificata, chi testimoniava di essere stato preso a calci. Quindi, si decise di indagare e sembra che si trattasse del fantasma di Giuseppe Zolli, garibaldino tenace che avrebbe giurato a Garibaldi di guardargli sempre la spalle, anche dopo morto, così le autorità decisero di sistemare una statua di Zolli dietro a quella di Garibaldi con un fucile in mano e, all’improvviso, gli strani fenomeni cessarono. Se decidete di fare una passeggiata in zona fermatevi per un caffè alla Serra dei Giardini, uno splendido locale che è anche una serra per le piante.

Autore /

Sfoglia. Leggi. Ascolta.

Start typing and press Enter to search