MUB – Museo della Bonifica

Cinque sono le sezioni del Museo di San Donà di Piave: archeologica, bellica, bonifica, etnografica e naturalistica, nelle quali storie d’acqua s’intrecciano con storie di uomini, di fatti, di esperienze.

La sede del MUB –  Museo della Bonifica è un ex convento per Clarisse costruito nel 1967 e acquistato dal Comune nel 1982 per ospitare il nascente museo cittadino, che venne aperto al pubblico nel 1983. Nel 2018 il museo è stato rinnovato completamente nell’allestimento. Nel 2021 il progetto strategico »WALKofPEACE«  Interreg Italia-Slovenia 2014-2020, ha consentito alcuni lavori di manutenzione straordinaria nella parte originaria dell’immobile con la creazione di un nuovo spazio espositivo dedicato al tema Grande Guerra e Bonifica nonché la realizzazione di un’App che permette una visita interattiva e coinvolgente del Museo.

Il MUB oggi rappresenta uno strumento di lettura e di dialogo con l’ambiente/ la storia/le storie del territorio e il filo conduttore del nuovo percorso espositivo è rappresentato dall’uomo in relazione al paesaggio e alla natura anfibia che ne ha segnato la presenza, dai tempi antichi ad oggi.

Ciò che caratterizza l’esposizione di tutte le sezioni del MUB, è il rapporto tra uomo e territorio: la natura umida dell’ambiente del Basso Piave ha, infatti, rappresentato per l’uomo un elemento con il quale confrontarsi costantemente sin dalle epoche più remote.

In questo contesto dove acqua e terra dialogano incessantemente, l’uomo ha saputo adattarsi ma anche intervenire sull’ambiente circostante per sfruttarne le potenzialità. Cinque sono le sezioni: archeologica, bellica, bonifica, etnografica e naturalistica. La prima, quella archeologica, interessa la storia più antica del territorio, attraverso alcuni importanti siti, tra i quali Cittanova, antica Heraclia. Durante la romanizzazione del territorio si da avvio anche alla prima opera di bonifica, con la regimazione delle acque.

Segue la sezione etnografica che documenta le tradizioni, gli usi e costumi e la cultura del Basso Piave, con testimonianze materiali e ricostruzioni di ambienti. Nucleo del racconto è rappresentato dalla famiglia contadina attraverso i suoi componenti e le specifiche attività. 

La sezione bonifica è, invece, dedicata all’epopea di trasformazione del territorio che ha consentito il riscatto dalle paludi e la successiva fortuna agraria dell’area. Completa l’insieme la sezione naturalistica con la rappresentazione dell’ecosistema della palude dolce e di quella salmastra.

Il ricordo delle due guerre è, poi, presente con una sezione dedicata alla Grande Guerra che pone ancora una volta, al centro del racconto, l’uomo con il tema della vita del soldato in trincea.

Dal vestiario all’alimentazione, dall’igiene personale ai lavori di trincea, dalla difesa individuale ai rari momenti di tranquillità. La sezione dedica, quindi, ampio spazio alla Medaglia d’Oro, Asso dell’Aviazione, Giannino Ancillotto (mancato 100 anni fa ed a cui la città dedicò, nel 1931, il maestoso monumento realizzato in piazza Indipendenza), e alla storia di San Donà di Piave al tempo della Grande Guerra. 

Il percorso si conclude con una sezione relativa alla Seconda Guerra nella quale sono narrate le vicende di alcune figure di spicco nella lotta al fascismo quali Attilio Rizzo, Silvio Trentin e i XIII Martiri.

Il Museo della Bonifica è diventato un importante punto di riferimento della storia di tutto il territorio. Per comprendere il nostro passato e guardare al futuro con i giusti strumenti.

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