Il mare d’inverno. Avete mai provato ad ascoltarlo?

Vi avvicinate alla battigia e guardate le onde che piano, piano si infrangono sulla riva, un po’ di schiuma, un rumore che è più simile ad un fruscioio.

Un fruscio, se il mare non è agitato, che ti calma, ti fa pensare!

Qualcuno direbbe sciacquio, ma è un termine che non mi piace: il fruscio mi da l’idea di qualche cosa di misterioso e il mare è misterioso, vedi la superficie ma non sai che cosa c’è sotto, mistero.

Un cappotto, una sciarpa e un po’ di vento sulla faccia.

Cammini sulla sabbia fino a quando non tocchi con le punte delle scarpe l’acqua, senti il profumo dell’acqua salata, senti il “rumore” dell’acqua che si avvicina e senti il periodo natalizio che ti riscalda.

Sì, perché il Natale riscalda e tu percepisci questo calore anche se hai deciso, in una giornata fredda, di fare un giro sulla spiaggia di Jesolo.

L’ascoltare il mare ti fa sprofondare nei ricordi di Natale: i regali, i parenti, gli amici e il lavoro.

A proposito di lavoro, devi preparare un drink natalizio che poi farai anche ai tuoi parenti alla vigilia. Sì, perché Natale-Ultimo e Primo sei al lavoro, ma il 24 sera stai con i parenti e, alla fine della cena, prima del panettone e dopo la frutta secca, DEVI preparare come after dinner l’Irish Coffee: è tradizione e le tradizioni per definizione si mantengono.