Stefano Meloccaro: col tennis in testa

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Giornalista e conduttore radio-televisivo, volto di Sky, ha seguito e segue soprattutto il tennis, sua grande passione. Era tra gli ospiti di Vip Padel Cup 2025.

Stefano, iniziamo con una curiosità: ma è vero che a Jesolo c’eri già stato per fare “la stagione”?

«Vero! Sono stato qui, la prima volta, nel 1998, per lavorare a Caribe Bay (allora ancora Aqualandia) e trascorrere due grandissime stagioni estive. Ci sono tornato lo scorso anno, per la prima partecipazione a questo evento ed ho trovato una città rinnovata ed evoluta, con molto fascino. Ammetto che, dentro di me, un pizzico di Jesolo c’è sempre».

Tra gli obiettivi di Vip Padel Cup, trasmettere valori quali rispetto, lealtà e inclusione: quanto è importante ribadire questi concetti anche e soprattutto ai giovani?

«Dal mio punto di vista, l’inclusione è il primo valore dello sport. A questo evento hanno partecipato diversi campioni e personaggi noti, però i veri protagonisti dell’evento sono stati i ragazzi dell’inclusione, dalla squadra del San Donà di Piave Baskin ai giocatori dei Treviso Bulls di Powerchair Hockey: ci piace molto questo sfondo tra il benefico e il sociale».

Ci puoi descrivere lo Jannik uomo e non solo il Sinner tennista?

«Ricordo, intanto, che Jannik quest’anno non ha voluto partecipare alla Vip Padel Cup (ride). Scherzi a parte, Sinner è un grandissimo sportivo e, come tutti i grandi sportivi, ci trasmette grande amore per lo sport, amore per quel che fa, dedizione totale, educazione, sempre e comunque, indistintamente dall’avversario. È il personaggio sportivo italiano del momento, non c’è alcun dubbio. Tutti noi che lavoriamo nel mondo dello sport, io in primis nel tennis, gli siamo grati.

Se ognuno di noi prendesse a riferimento anche solo un briciolo di quello che è l’uomo Jannik Sinner, il mondo ne gioverebbe tantissimo».

Può alzare ancora l’asticella?

«Più del primo posto nel ranking mondiale? Chi può dirlo. Cito Sinner, ma a me piace molto anche Alcaraz. Siamo di fronte a due tennisti fortissimi e lo spettacolo straordinario che è andato in scena al Roland Garros ne è la conferma. Questi due ragazzi sono destinati a dominare il tennis per molti anni. Attenzione, però, ad abituarsi all’idea che, anche loro, come Federer, Nadal e Djokovic, vinceranno gli stessi titoli, perché non è per niente facile. Forse loro due ci hanno abituato troppo bene e, quindi, le aspettative sul loro futuro sono molto alte. Invito chiunque a seguirli con grande affetto».

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