Un passo a due

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Samuel Peron e Veera Kinnunen, volti noti del celebre programma televisivo di Rai 1 “Ballando con le Stelle”, sono stati i protagonisti dell’ultima edizione di “Viva l’Italia” in piazza Milano. Una serata che ha celebrato il mondo del ballo.

Come ti sei avvicinato/a per la prima volta al mondo della danza?

Vera: «Tramite mia mamma, avevo tre anni. Lei non ha mai ballato ma il suo sogno era di fare la ballerina. Mi ha accompagnata a scuola di ballo e i maestri mi hanno subito portata nel gruppo più avanzato».

Samuel: «Anche la mia passione per il ballo è stata indotta da mia madre. Il suo sogno era quello di entrare nel mondo dello spettacolo ma non è riuscita a realizzarlo. Però ha messo me nelle condizioni di farlo. All’età di tre anni ho iniziato ad andare a scuola e non ho più smesso».

Che cosa rappresenta per te “Ballando con le stelle”?

Vera: «Per me è molto più di un lavoro, di uno spettacolo televisivo, è la motivazione per la quale sono in Italia e per la quale ho un figlio italiano. È il fil rouge della mia vita».

Samuel: «Per me è un’opportunità lavorativa ed è anche un’accademia, una scuola. Mi ha permesso di capire tante cose dal punto di vista televisivo, come si creano le dinamiche, come si lavora dietro alle quinte».

Hai dei rituali che fai prima di entrare in scena?

Vera: «Calzo sempre prima la scarpa sinistra e poi metto tutte le mie cose in riga».

Samuel: «Io no, non ho rituali».

Se non fossi diventato/a ballerino/a, cosa avresti fatto?

Vera: «Io sono molto appassionata di lingue straniere, ne parlo molte, quindi, probabilmente sarebbe stata la mia strada, in qualche modo».

Samuel: «A me sarebbe piaciuto fare carriera nell’esercito, oppure fare l’imprenditore».

Cosa fa tuo figlio quando ti vede in televisione?

Vera: «Piange. Non gli piace quando ballo, è geloso da morire. Samuel, ti odia!».

Samuel: «Il mio mi vede in tivù e urla “Papà, papà, papà, guarda mamma, c’è papà!”».

Che cosa non deve mai mancare nella tua valigia?

In coro: «Le scarpette da ballo».

Se fossi un animale, quale saresti e perché?

Vera: «Un delfino, sono del segno dei pesci».

Samuel: «Un lupo, solitario, non sono tanto per i grandi gruppi».

Se avessi un superpotere, quale sarebbe?

Vera: «Diventare invisibile».

Samuel: «Il teletrasporto».

Parlando di cibo, ogni tanto ti piace sgarrare?

Vera: «Ogni giorno sgarro, io sono una “pastaiola”, quindi pasta, pasta, pasta».

Samuel: «Io adoro il gelato».

Se la tua vita fosse un film, come si intitolerebbe?

Vera: «Mission impossible».

Samuel: «Siamo solo all’inizio».

Quale canzone ti fa iniziare subito a ballare?

Vera: «Vado a periodi. Adesso sono in fissa con “Tu con chi fai l’amore”, dei The Kolors».

Samuel: «Wonderland».

Progetti futuri?

Vera: «Ballando con le stelle a settembre, poi la tournée del mio spettacolo teatrale “In the deep” per l’anno prossimo».

Samuel: «Un po’ di impegni nell’agenda per tutta l’estate perché saremo entrambi in tournée con lo spettacolo “Historia”, poi io riprenderò la commedia “Ti amo o qualcosa del genere”, durante il periodo invernale».

Sei mai stato/a a Jesolo?

Vera: «Io mai».

Samuel: «Io sì, da giovane, e l’ho trovata molto diversa, più bella! Sembra Miami Beach».

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