Veneto sempre protagonista al Giro d’Italia

Tre tappe. Particolarmente attesa quella che vede l’arrivo in pieno centro a Cortina

«Non può esistere un Giro d ’ Italia senza Veneto e non può esistere Veneto senza Giro d’Italia ». Il pensiero del presidente del Veneto, Luca Zaia, esprime bene il rapporto tra la regione e la grande kermesse ciclistica. E l’edizione numero 104, che si svolgerà dall’8 al 30 maggio, non sarà da meno. Saranno tre le tappe che toccheranno il Veneto: la 13ª tappa Ravenna – Verona, la 14ª Cittadella – Monte Zoncolan e la 16ª Sacile – Cortina. La tappa dolomitica di 212 kilometri con 5.700 kilometri di dislivello con arrivo a Cortina d’Ampezzo sarà sicuramente la tappa regina del Giro, con le scalate del Cansiglio, Agordo, Rocca Pietore, Passo Fedaia, Pordoi (altezza 2.239), Giau.

La regione Veneto fa da sempre un grande lavoro per portare il Giro in Veneto che, sicuramente, regala sempre una grande festa di sport e di popolo, con il merito aggiunto di proporre al mondo intero le bellezze e le caratteristiche uniche dei territori, con immagini dalle moto in corsa e dall’elicottero che sposano la fatica degli atleti con la bellezza dei paesaggi. La Corsa Rosa, che tutti saluteranno e accoglieranno con entusiasmo, è nel cuore dei veneti da sempre, dalle imprese di Coppi e Bartali, alle battaglie tra Eddy Merckx e il compianto Felice Gimondi, dalle volate di Basso e Zandegù, alle imprese di Battaglin e Argentin fino alle volate di Elia Viviani.

13ª – RAVENNA – VERONA

Tappa di pianura dedicata a Dante Alighieri. Si parte da Ravenna (vicino alla tomba del Poeta) per percorrere tutta la pianura fino a Verona (dove visse in esilio). Si transita anche da Bagnolo Po, terra di Learco Guerra che 90 anni fa indossò la prima Maglia Rosa della storia.

14ª – CORTINA D’AMPEZZO

Tappone dolomitico classico. Con 212 km e 5700 m di dislivello sarà la tappa più impegnativa dell’intero Giro. Poco dopo la partenza di sale al Cansiglio (attraverso il passo della Crosetta da Vittorio Veneto) per scendere su Belluno e dopo Agordo affrontare in sequenza i Passi Fedaia (la Marmolada che consegnò a Pantani la Maglia Rosa 1998 – Montagna Pantani), Pordoi (cima Coppi) e Giau con la lunga e impegnativa discesa fino a Cortina d’Ampezzo (città olimpica del 2026). L’arrivo è previsto tra le 17 e le 17.15 in Corso Italia, di fianco al campanile. I ciclisti saliranno dal basso, passando di fronte al municipio e alla Cooperativa.

16ª CITTADELLA – MONTE ZONCOLAN

Prima delle tappe di alta montagna del secondo fine settimana. Presenta solo la salita di Monte Rest lungo il percorso, ma il finale è durissimo. Si scala lo Zoncolan dal versante di Sutrio (2003 – Simoni) che presenta negli ultimi 2 km pendenze che toccano il 25/27% nel drittone finale appena prima del traguardo. La classifica generale subirà certamente una scossa.

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