Sei consigli per il nostro viso
Il lento incedere del tempo lascia inevitabilmente dei segni sulla nostra pelle, che perde elasticità e risulta così più incline ad accogliere qualche ruga, linee sottili o più profonde, magari alcune macchie o altre discromie (come capillari superficiali maggiormente evidenti). Dopo i vent’anni perdiamo l’1% di collagene all’anno e si ritiene che gran parte dell’invecchiamento cutaneo sia causato da fattori esterni, mentre solo il 3% è causato da influenze genetiche ereditarie. Fortunatamente ci sono molti modi per far rallentare l’orologio biologico e non è sempre necessario ricorrere alla chirurgia per ritrovare il nostro equilibrio. Vediamoli insieme.
1. Filler
Uno dei trattamenti più eseguiti in medicina estetica sono i filler, un ottimo modo non chirurgico per rallentare il tempo. A seconda dell’area di trattamento e del tipo di filler utilizzato, i risultati possono durare da sei mesi a diversi anni. E poiché l’acido ialuronico è già presente nel nostro corpo, il rischio di reazioni allergiche o altri effetti collaterali è decisamente ridotto.
2. Peeling chimici
Il trattamento prevede l’applicazione sul viso di una soluzione che rimuove uno strato specifico di cellule. Questo può contribuire a ridurre rughe e linee sottili e a conferire alla pelle una sana luminosità.

3. Tossina botulinica
La tossina botulinica (ad esempio il botox, che è uno dei nomi commerciali) è una proteina che rilassa i muscoli, riducendo le rughe presenti e prevenendone la formazione di nuove. È il trattamento più eseguito al mondo nel campo della medicina e chirurgia estetica. Il suo impiego è sempre più ampio, complice l’allargamento della proposta di trattamento anche a fasce d’età più giovani (vedi baby botox) e a zone del volto differenti dal terzo superiore (occhi, glabella e fronte), come il massetere (il muscolo della mandibola) dove la tossina botulinica può agire, risolvendo annosi problemi di masticazione e mal di testa ricorrenti.
4. Laser
I laser, così come altri macchinari, permettono ai pazienti di lavorare sulla propria cute senza la necessità di iniezioni. A seconda del tipo di laser è possibile colpire le macchie solari, i capillari e lavorare sulla texture della cute. Il tipo di laser usato e la modalità di utilizzo modificano sensibilmente il risultato, che spesso richiede più di una seduta per essere efficace. Molto spesso sono tecniche stagionali (si fanno quando il sole non è troppo forte), quindi vanno sfruttati i periodi giusti dell’anno.
5. Biostimolanti e bioristrutturanti
Sono sostanze che in modo differente possono aiutare la pelle nella produzione di collagene ed elastina, ripristinando anche i depositi di acido ialuronico, e quindi migliorare l’idratazione della cute. Esiste un’infinità di prodotti in questa categoria, utilizzabili con cadenze e modalità differenti. Oggi abbiamo la fortuna di poter usare anche prodotti ibridi: oltre al classico acido ialuronico e ai vitaminici o polinucleotidi, da qualche tempo possiamo sfruttare l’acido ialuronico assieme all’idrossiapatite di calcio. Una interessante novità!
6. Unire più tecniche migliora il risultato
Dobbiamo immaginare il nostro obiettivo estetico al centro di un foglio e lungo i lati tutte le tecniche di medicina estetica che portano al punto centrale, senza dimenticare l’importanza della cosmesi e, quindi, l’uso di una crema solare ogni giorno, del retinolo quando possibile, della vitamina C. Lungo queste vie, attraverso diversi passaggi biologici possiamo arrivare all’obiettivo ma, unendone diverse, sarà più facile farlo.
Sono chiare le caratteristiche di un viso non più giovane: rughe e solchi sul viso, texture cutanea non più uniforme, labbra assottigliate, occhi più pesanti e scavati, cute lassa. E, quindi, in questi punti dovremmo agire con più forza, ma sempre con il nostro mantra ben chiaro in mente: “la medicina estetica è l’arte di rinnovarsi rimanendo sé stessi”.