Il piacere di esserci
E poi arriva. Quasi all’improvviso. Come un’immagine che guardi da lontano, salvo accorgerti che il cannocchiale era girato dalla parte sbagliata.
Desiderata, voluta, criticata, sempre fin troppo chiaccherata e poco costruita. È la stagione. Quella estiva. Quella che porta i suoi colori, il suo calore, i suoi eventi, il suo divertimento. Quella da vivere intensamente, per ore, per giorni, settimane, quasi in apnea.
Già, la stagione, o “à stajòn”, come si dice da queste parti. Che, raccontata così, fa quasi venire l’ansia, per la sua intensità.
Perché ridurre tutto a tre, quattro mesi, quando c’è un mondo che ci circonda e ci avvolge e che aspetta solo di essere vissuto?
Certo, il mare, la spiaggia, l’abbronzatura, i concerti in riva al mare.
Ma che dire della laguna, che può essere percorsa e visitata anche quando le temperature sono meno tiepide?
Assieme ai tanti percorsi cicloturistici che ti portano a scoprire un territorio ricco di natura, attraversando Comuni, paesi e città, come se i confini non esistessero. Godendo di quei profumi e di quei colori che variano a seconda dei periodi dell’anno.
Per non parlare delle città d’arte, con Venezia in cima alle nostre preferenze. I musei, anche quelli meno valorizzati, come quello di Altino. I centri storici, come Treviso, Cittadella, Bassano del Grappa…
Tutto vicino a noi. Tutto attorno a noi.
Ed ancora: gli eventi ed i concerti, tra la spiaggia e il Palazzo del Turismo, diventato ormai un punto di riferimento per tutti gli artisti che da qui iniziano i loro nuovi viaggi nelle strade della musica.
E, poi. Poi, vuoi mettere la bellezza del mare d’inverno?
Ecco, fra qualche giorno, si potrebbe dire dall’evento degli aquiloni di inizio aprile, inizia la nuova stagione. Quella balneare. Perché Jesolo, per tutto quello che è possibile vedere, visitare, vivere, può essere goduta in tanti momenti diversi.
Oggi, a Jesolo il termine “destagionalizzare”, o l’espressione “allungamento della stagione” va sempre più stretto. Anzi, diventa quasi antipatico. Oggi si parla più di frequente, ed a ragione, di “altra stagione”, ognuna con i suoi “frutti” da cogliere.
Si tratta di decidere se continuare a seguire la vecchia scia o di distinguersi per crescere.
Noi, di ViviJesolo, abbiamo optato per la seconda, aggiungendo un numero ad ottobre, per valorizzare gli eventi di quel periodo. E di iniziare già ora con il primo numero, che di cose da raccontare ce ne sono tante. Per dare un servizio, che è quello di informare. Affiancandoci alla crescita della città.
Lo facciamo perché ci crediamo. Senza strilli, anzi, senza strillarlo.
Perché, se sei di Jesolo, lo vedi. Anzi, lo Vivi.