Siamo arte
Qualche giorno fa ho avuto il piacere di assistere alla presentazione ufficiale di una nuova creazione della pasticceria Pinel di cui il buon Mauro mi aveva anticipato già progetto e foto in anteprima (che privilegio, grazie Mauro!) lo scorso dicembre. Spiegato in sintesi è la realizzazione di praline di cioccolato che, a vederle, sembrano delle vere e proprie Murrine veneziane, dipinte a mano, una per una, come si faceva con le note opere in vetro. Ed anche il ripieno segue quella linea, con sette gusti: dallo Spritz al Zaeto, per continuare con il miele di barena, l’ombra di rosso, i bussolà, quindi pera e noce per finire con il tiramisù. Opere d’arte della pasticceria, nate dall’incontro tra un maestro come Mauro e la vena artistica della figlia Giulia, che a Venezia ha frequentato proprio l’Accademia d’Arte.
Mi piace citare questa piccola, grande storia jesolana non per una forma di pubblicità (Mauro Pinel è già ben noto di suo), ma perché in qualche modo sembra la sintesi di quello che siamo e che offriamo come città. In quel continuo incontro tra tradizione, genialità e visione (che è anche il tema di quest’anno della Cena Didattica), cui vanno aggiunti passione, perseveranza, intraprendenza. Tutte caratteristiche che appartengono a questo territorio.
In questo senso, il mese di maggio ci dona e ci spinge verso questa direzione. Con Jesolo Gourmet Festival, che evidenzia ed esalta quella che non può essere considerata semplicemente “cucina”, ma l’arte dell’accogliere a tavola e del farti avvolgere nei sapori di questo territorio, grazie alla complicità di chef “stellati” che si caleranno nella nostra realtà, aiutandoci ad esaltarne i sapori.
Per poi andare ad abbracciare il “Festival Aqua” (siamo a metà giugno, ma il fervido lavoro è di questi giorni), che di forme d’arte ce ne regalerà a man bassa, dipinte su quella tela naturale che è la spiaggia ed il mare.
Ed a ricordarci la versione romantica, anzi “artistica” del nostro esistere, ecco la celebrazione laica nel tempio preposto a tutto questo, il JMuseo che, dopo Banksy & Friends, ci dona l’incontro con un grande del Novecento, Pablo Picasso, con una mostra che ci aiuta a comprendere una parte della sua vita, personale ed artistica per l’appunto.
A lui abbiamo voluto dedicare la copertina di questo numero, che è un po’ l’espressione del cammino che vi ho invitato a fare e che, come nel nostro stile, non è mai casuale, fine a sé stessa, ma l’anima del numero che state per iniziare a leggere.
In fin dei conti Jesolo è un po’ come immaginiamo le opere più conosciute di Picasso: all’apparenza sembrano immagini frastagliate, spezzate, disunite, forse confuse. Eppure, grazie ad ognuna di loro, ad ogni suo colore, ad ogni suo incastro, ad ogni sua sfumatura, emerge la bellezza e la maestosità di un unico pensiero.
Essere noi, essere Jesolo.