La “Via Francigena”

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In bicicletta anche d’Invern

Una importante via medievale Nord – Sud che si snoda da Canterbury a Roma attraverso quattro Stati: Inghilterra, Francia, Svizzera e Italia. Il tratto italiano, di circa mille chilometri, scende dal passo del Gran San Bernardo attraversando la Valle D’Aosta, per poi proseguire sulla Pianura Padana fino ai piedi dell’Appennino Tosco/Emiliano, raggiungendo così Roma.

La sua costituzione è antica, risale già in epoca romana; Giulio Cesare la tracciò per il suo esercito, con lo scopo di invadere la Gallia e la Bretagna. Ma cominciò ad essere più diffusa in epoca carolingia, cioè dopo l’unificazione di una parte del Nord Italia nel Sacro Romano Impero di Carlo Magno re dei franchi. Da qui il suo nome. Sotto il suo regno la via fu restaurata, riscoprendo, per lunghi tratti, l’antica pietra romana, visibile anche oggi.

La sua diffusione e scoperta come via di pellegrinaggio lo si deve a Sigerico il Sassone che, nel 990 d.c., nominato vescovo di Canterbury intraprese il cammino verso Roma per ricevere l’investitura il “Pallium”, che ne sanciva l’ufficialità di primate della chiesa anglicana. Il suo segretario annotò in una sorta di diario/registro le tappe del ritorno ”de Roma usque ad mare”, 79/80 luoghi chiamati “submansiones”, dove soggiornarono.

La via è costellata di castelli, monasteri fortificati e ospitali, che fungevano da rifugio per i molteplici viandanti e pellegrini diretti a Roma, come Gerusalemme e Santiago de Compostela. Anche Roma rappresenta una delle più importanti mete di pellegrinaggio medioevale “peregrinato majores”.

Rito che si ripete ancora oggi dai pellegrini moderni, i quali possono trovare accoglienza, come un tempo, attraverso l’ospitalità religiosa e privata, con obbligo di “credenziali”, una sorta di documento/lasciapassare, che certifica il nostro passaggio sulla via.

Molti pellegrini ciclisti la vivono e l’attraversano anche nei mesi autunnali e invernali, passando per città e cittadine come Aosta, Pavia, Fidenza, Pietrasanta, Lucca, Siena, Viterbo, ognuno con la propria andatura e fatica, passo dopo passo, pedalata dopo pedalata. Per la sua diffusione e attrazione nel 2004 ha ottenuto il riconoscimento di ”Grande Percorso Culturale Europeo”.

Un viaggio in bici che ti rimarrà per sempre scolpito nella mente ma, soprattutto, nel cuore… E, comunque, sempre felici in bici!

È composto da guide cicloturistiche sportive, maestri mtb e accompagnatori specializzati della Federazione Ciclistica Italiana. Siamo in grado di orientare e proporre attività ed itinerari ciclistici in relazione alle eff ettive capacità individuali delle persone per le quali svolgere l’attività di accompagnamento, sia su strada che fuoristrada. Via Cà Silis 13 30016 Jesolo @realbikeguides info@realbikeguides.com

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