Meringata al cioccolato
Tose e Tosi, ragazze e ragazzi, questo è il mio “dolse dea domenega”, il dolce della domenica, preferito. Provare per credere.
Capita spesso di volere fare un dolce per qualche occasione e, naturalmente, volere anche fare bella figura. Beh, Tose e Tosi del mio cuore, stavolta la vostra CarlaBlog vi insegna un dolcetto che vi farà fare solo e soltanto una bella figura. Anzi: un figuron!
La prima cosa straordinaria da evidenziare è che gli ingredienti sono tre. Sì, avete letto bene, solo tre “di numero”! Ovvero: un litro i panna da montare (fredda e non zuccherata!), quindi tre meringhe giganti da circa 140 grammi all’una e cioccolata spalmabile a piacere.
Ed ora basta ciacole e vediamo come realizzare questo dolse.
Prendete il litro di panna non zuccherata e semi montatelo a neve; non deve essere troppo ferma.
Poi prendete le meringhe e sbriciolatele grossolanamente dentro alla panna montata.
Incorporatele con movimenti dall’alto al basso.
Ora prendete una forma che preferite. Io amo quella del plum-cake perché poi vado bene a tagliare le fette tutte uguali: LaCarla precisina che è in me ogni tanto se fa sentire!
A questo punto rivestite lo stampino con la pellicola, rimanendo generosi nel lasciare un accesso lateralmente per riuscire, poi, a coprire anche il dolce.
Fate una base con meringhe sbriciolate e, poi, uno strato di meringata.
Ora prendete la vostra crema spalmabile al cioccolato che preferite e fate uno strato al centro lungo tutto lo stampo.
Coprite con l’altra parte di farcitura e fate l’ultimo strato di meringhe sbriciolate.
Chiudete la meringata con la pellicola e disponete in freezer almeno quattro ore prima di mangiarla.
Attenzione: se la preparare il giorno prima, abbiate cura di tirala fuori dal frigo almeno un’ora prima.

Per la decorazione finale: due cucchiaini di cacao amaro in polvere e acqua naturale, aggiunta un goccetto alla volta finché non avrete la consistenza corretta.
Vi consiglio di guardare il video inquadrando il QrCode che vi metto qui sulla pagina così vedrete bene come l’ho fatta. E seguite tutti i passaggi e tutti i consigli che vi indico, perché altrimenti non sarà perfetta come dico io.
Cosa dite, la proverete a fare?!
Per quanto mi riguarda, so di averlo già detto varie volte, ma non esiste un dolce più buono di uno fatto in casa. Ormai lo sapete. Senza conservanti. Senza “polverette magiche” (come le chiamava la mia nonna).
Mia mamma, quando ero piccina, mi diceva: Meio un dolsetto fatto da ti, bruttin ma bon, che uno perfetto ma che te liga a bocca perché no te sé cossa che ghe xè dentro! (meglio un dolcetto fatto da te, bruttino ma buono, piuttosto che uno perfetto ma che non piace perché non sai cosa c’è negli ingredienti).
E, con questa massima, passo e chiudo.
Alla prossima, bella gente!
La vostra CarlaBlog!









