Il progetto di riqualificazione dell’ospedale di Jesolo alla Biennale di Venezia
Anche il progetto di recupero di una struttura pubblica può essere un esempio di architettura da mostrare agli appassionati di tutto il mondo. È il caso del progetto di “Riqualificazione architettonico – strutturale e funzionale del Presidio Ospedaliero di Jesolo” esposto da sabato 10 maggio al Padiglione Italia della “Biennale di Venezia – 19^ Mostra Internazionale di Architettura” che sarà aperta al pubblico fino al 28 novembre 2025.
La motivazione di questa novità è stata spiegata dalla stessa curatrice del Padiglione Italia, l’architetto Guendalina Salimei: <<Il vostro progetto è stato valutato con attenzione e apprezzato per la qualità della ricerca, l’originalità dell’approccio e la pertinenza rispetto al tema curatoriale dell’edizione in corso, Terae Aqae. L’Italia e l’Intelligenza del Mare>>.
Ad essere apprezzata è stata in particolare la rigenerazione del fronte a mare dell’ex Colonia Marina, la quale rientra nel più grande progetto di recupero di questo ospedale dalla sua nascita, finanziato con oltre 10 milioni di euro mediante fondi PNRR e della Regione Veneto.
L’intervento prevede la riqualificazione dell’intero presidio con interventi sia di carattere funzionale che estetici. La struttura verrà recuperata e riportata all’aspetto originale del 1927, quando nasceva come “Istituto Balneo Elioterapico di Cavazuccherina”, con le storiche terrazze elioterapiche ed un parco terapeutico sul fronte mare. L’ingresso dell’ospedale verrà mantenuto pressoché uguale allo stato attuale ma avrà una vista direttamente sul mare e sarà provvisto di un sistema di superamento delle barriere architettoniche mediante rampe già dall’esterno. L’intero progetto è stato condiviso con la Soprintendenza in quanto l’area e l’ospedale stesso sono tutelati da vincoli storici e paesaggistici, i lavori sono iniziati e sono tutt’ora in corso.










