Lungomare delle Stelle, Cristina D’Avena sosterrà i frati minori dell’Emilia Romagna
L’artista ha deciso di devolvere 20.000 euro all’attività dell’Istituto Antoniano di Bologna che fin dagli anni Cinquanta si occupa di solidarietà, intrattenimento e comunicazione sociale
Dal palco dello Zecchino d’Oro al sostegno dei frati che l’hanno accompagnata in quel percorso. Cristina D’aveva, a cui Jesolo dedicherà un tratto di arenile nell’edizione 2022 del Lungomare delle Stelle in programma il 7 luglio in piazza Milano, ha deciso di sostenere le attività dei frati minori dell’Emilia Romagna dell’Istituto Antoniano con una donazione di 20.000 euro. L’offerta di Cristina D’Avena sosterrà, in particolare, la mensa creata dall’Antoniano nel 1954 per sfamare i più bisognosi. L’Istituto Anoniano viene fondato nel 1953 dai frati minori del convento di Sant’Antonio a Bologna padre Gabriele Adani, padre Ernesto Caroli, padre Benedetto Dalmastri e padre Berardo Rossi. Proprio padre Caroli, nel 1954, riesce a realizzare il suo sogno di servire i poveri creando un luogo adatto alla loro accoglienza. Oggi la mensa “Padre Ernesto” di Antoniano onlus ospita ogni giorno circa 70 persone.
Nel solo 2021, grazi all’attività dei volontari, ha servito più di 50.000 tra pasti caldi e ceste alimentari. Oltre al consegnare un pasto caldo, però, la mensa offre anche un luogo in cui vivere il momento del pranzo in compagnia. Il servizio di mensa è uno dei primi attivati dall’Antoniano, che fin dalle sue origini sostiene anche iniziative culturali attraverso l’accademia d’arte drammatica e il cinema-teatro. A partire dagli anni Sessanta hanno preso avvio iniziative legate alla produzione televisiva e discografica, tra cui la più conosciuta è lo Zecchino d’Oro. Oggi l’istituto, che dal 2006 è riconosciuto come Onlus, continua a seguire la mensa e il centro d’ascolto dedicati a persone con disagio sociale o economico, il centro d’accoglienza per i senza fissa dimora, il centro riabilitativo per bambini disabili “Antoniano Insieme”, il “Teatro in corsia” che sviluppa spettacoli teatrali per i piccoli pazienti dei reparti di Pediatria degli ospedali e le attività per la solidarietà internazionale messe in campo attraverso il progetto “Il cuore dello Zecchino”.
“Ho deciso di sostenere l’attività della fondazione perché con i frati che ci sono ora all’Antoniano ho mantenuto uno stretto legame e, quando vedo che portano avanti con tanto entusiasmo la mensa dei poveri, lo trovo bellissimo – dichiara Cristina D’Avena –. Purtroppo in giro c’è ancora tanta povertà: ce ne rendiamo conto solo quando ce lo dicono”.