Quanto bevono?

Sponsored

Una tra le domande più frequenti che mi viene fatta quando viene “affidata” la cura di una pianta in vaso è “ogni quanto devo darle da bere?”. Specifico “in vaso” perché nel giardino le indicazioni cambiano notevolmente.

Innanzitutto farei una prima differenziazione tra periodo di spinta vegetativa e quiescenza.

Di cosa si tratta? Il periodo di spinta vegetativa è quello in cui la pianta inizia la sua attività più intensa, da aprile a novembre. La quiescenza è il letargo vegetativo, da novembre ad aprile. Attenzione, che la posizione geografica può fare variare i periodi.  

Nei mesi di letargo la pianta “riposa”, questi sono i periodi dove le piante bevono molto poco e hanno una fotosintesi ridottissima, periodi ideali per cambio vaso e potature.

Dall’arrivo dei primi germogli, con gli inizi delle belle giornate, la pianta si “mette in moto” ed inizia il suo periodo di lavoro che dura fino a ottobre-novembre.

In questi periodi meglio evitare di fare qualsiasi intervento estetico (potature, cambi vaso, etc.) ma, soprattutto, è il momento di iniziare con le annaffiature più ravvicinate e importanti.

E ritorniamo alla domanda delle domande: quanta acqua serve?

L’acqua è regolamentata dalla quantità di luce: più luce, più acqua.

Alle piante posizionate all’esterno su fioriere, vasche o vasi, l’acqua può essere data praticamente ogni 2-3 giorni (a piante di macchia mediterranea). Se più in ombra, ad esempio sotto un portico, posso allungare l’intervallo anche ogni 4-5 giorni. Posso anche scegliere di fare delle annaffiature più frequenti, tutti i giorni, ma con un po’ meno acqua. L’importante è non saltare le annaffiature.

Assicuratevi, inoltre, che i vasi abbiamo i fori di scolo per eliminare l’acqua in eccesso liberi e funzionanti.

Un’altra cosa molto importante è come dare da bere alle piante e a che ora farlo.

Le piante bevono la mattina e la sera, lontano dai raggi intensi del sole. In queste fasce orarie possiamo dare da bere bagnando completamente la pianta, chioma compresa

Nel caso una mattina o una sera non doveste riuscire a farcela, potete dare da bere alla pianta in qualsiasi ora della giornata stando attenti a bagnare solo la terra e non le foglie.

Ultimo consiglio, controllatele e guardatele: le piante, anche se a noi non sembra, ci fanno capire tutto. Se osserviamo le loro foglie e i loro rami possiamo chiaramente capire se “ci chiamano” perché hanno sete.

Autore /

Progettista e compositore floreale, ha appreso questa professione attraverso l’attività di famiglia e molti studi in questo ambito. Propone realizzazioni romantiche, razionali, sensibili. Flowerdesigner nella storica fioreriaroma Jesolo, tutor nella trasmissione Detto Fatto su Rai2

Start typing and press Enter to search