La mia vita in passerella
Matilde Buoso è una giovane modella jesolana che sfila per le più grandi griffe della moda, da Victoria Beckam a Yves Saint Laurent, Max Mara, Armani e molte altre. L’abbiamo incontrata in uno dei pochi momenti di pausa tra una sfilata e l’altra.
Com’è nata la tua carriera?
«Era l’estate 2014, mi trovavo in vacanza a Zara, in Croazia, con la mia famiglia e stavamo cenando al ristorante, quando mi alzo dal tavolo per andare al bagno. Al ritorno al tavolo mi ferma una coppia (Anna e Tony di Colors Model Management) che stava cenando e mi chiede se fossi interessata a diventare una modella. La mia risposta fu istintiva: non so se posso, devo chiedere a mia mamma! Ho cominciato a lavorare l’estate successiva a Parigi e da lì non mi sono più fermata».
Che emozioni provi a sfilare per marchi così importanti?
«Quando vengo scelta per una sfilata importante mi sento profondamente onorata. La competizione è alta e sapere che, tra migliaia di ragazze, hanno scelto proprio me mi fa sentire speciale. La sfilata più emozionante che ho fatto è stata quella di Gucci ad Arles. Ci trovavamo nelle rovine di un castello e la passerella era segnata con il fuoco».

Che lavoro volevi fare da piccola?
«L’infermiera: ero sempre malata ed era l’unico lavoro che conoscevo».
Sei trevigiana di nascita e jesolana d’adozione: com’è vivere al mare?
«La scelta migliore che potessi fare! D’estate è davvero caotico, ma è in inverno che si riesce a godere di tutta la sua bellezza».
Com’è la tua giornata tipo quando sei a casa e quando, invece, sei in giro per il mondo per lavoro?
«La vita della modella può sembrare molto eccitante da fuori (e sicuramente per certi versi lo è), ma non è così distante dalla vita di chiunque altro. Quando mi trovo in giro per il mondo per lavoro non visito le città perché non ho molto tempo libero. Il mio viaggio di lavoro tipo è: viaggio in aereo il giorno prima del lavoro (o treno se lavoro in Italia), check-in all’hotel la sera e check-out la mattina successiva, giornata di shooting e poi rientro. Quando sono a casa mi dedico allo studio e mi alleno».

Cosa ti piace del mondo della moda e cosa ti manca della vita “normale”?
«Non credo di vivere una vita tanto diversa da chiunque altro. Riconosco che questo lavoro mi ha portata ad accelerare delle tappe importanti nella vita, come comprare casa; ma, allo stesso tempo, le preoccupazioni e le incertezze non mancano.
La cosa che ho fatto fatica ad accettare all’inizio è l’imprevedibilità: i lavori vengono confermati con pochi giorni d’anticipo e non sono stati rari i casi in cui mi è stato detto “lavori domani, riesci ad essere in aeroporto in due ore?”. Quello che preferisco del mio lavoro è il poter conoscere ogni giorno persone nuove».
Cosa consigli alle ragazze che vorrebbero intraprendere una carriera in questo ambito?
«Il consiglio più banale, ma utile, che possa dare è quello di diffidare da chi chiede soldi per book e/o corsi, in quanto le agenzie serie sono disposte ad investire tempo ed energie».
Quali sono i tuoi hobby e le tue passioni?
«Ho scelto di investire il mio tempo libero frequentando l’università».

Cosa non manca mai nella tua valigia?
«Una bella borsa».
Il tuo motto è…
«Devi diventare grande da sola, non importa quanto fosse importante tuo nonno».
Non potresti vivere senza…
«Nuovi stimoli».
Tre pregi e tre difetti
«Pregi: organizzata, razionale e affidabile.
Difetti: competitiva, mi annoio facilmente e mi piace avere il controllo delle cose».
Progetti futuri?
«Il lavoro da modella mi ha colta all’improvviso alla fine del liceo, proprio nel momento in cui si sceglie la propria strada. Avevo già pianificato a grandi linee la mia vita, ma le opportunità vengono quando meno te lo aspetti. L’anno prossimo mi dovrei laureare in Scienze della Comunicazione, ma fin quando continua a funzionare questo lavoro non vedo perché smettere».