Combattiamo l’influenza con Mino
La campagna vaccinale quest’anno ha avuto un testimonial speciale: si tratta di Mino Santin, imprenditore di Jesolo, 97 anni, da sempre vaccinato.

«Il vaccino vi aiuta a stare meglio, fate come me, vaccinatevi». Così il signor Mino ha lanciato il suo appello ai cittadini del Veneto Orientale, per spingere la campagna vaccinale contro l’influenza, entrata nel vivo in questi giorni. Per la campagna di immunizzazione 2024-2025 Ulss 4 ha acquistato 44.500 dosi che corrispondono a quelle somministrate la scorsa stagione influenzale dove, con il 57% di copertura raggiunta negli over 65, questa azienda sanitaria ha registrato la più elevata in Veneto.
Circa 39mila dosi (poco meno del 90%) saranno somministrate dai medici di famiglia e dai pediatri ai propri assistiti ed alle categorie a rischio. Circa 2mila dosi sono destinate alle case di riposo e circa 3.500 saranno somministrate direttamente dagli ambulatori vaccinali del Servizio Igiene e Sanità Pubblica agli operatori di enti e di servizi di primario interesse collettivo (forze dell’ordine, vigili del fuoco, personale della scuola, ecc.) e a tutte le persone che non hanno potuto vaccinarsi dal medico di famiglia.
Sono chiamate a partecipare alla campagna vaccinale anche le farmacie del territorio.
Verranno utilizzati più prodotti vaccinali: per le persone con più di 65 anni un vaccino potenziato, per i bambini dai 2 ai 6 anni un vaccino spray, per le rimanenti categorie il vaccino classico a sub unità. Tutti i prodotti vaccinali sono stati concepiti per proteggere dai 4 ceppi di virus influenzali indicati dall’OMS come quelli che circoleranno maggiormente nella prossima stagione influenzale.
Per saperne di più sulla vaccinazione contro l’influenza e sulla gratuità: https://www.aulss4.veneto.it/…/prevenzione/vaccinazioni

PAROLA D’ORDINE: PREVENZIONE
Nei giorni scorsi i cittadini in età compresa tra 50 e 74 anni, residenti nei Comuni del litorale che afferisce all’Ulss4 (San Michele al Tagliamento, Caorle, Eraclea, Jesolo, Cavallino Treporti) hanno ricevuto a casa, tramite servizio postale, la provetta e la lettera di invito ad effettuare lo screening per la prevenzione dei tumori del colon e del retto. Per la consegna del campione l’utente dovrà, poi, rivolgersi alla sede del distretto sociosanitario più vicina a casa ed inserirle la provetta nell’apposita urna. «Le neoplasie del colon e del retto – speiga la dottoressa Anna Pupo, responsabile del dipartimento di prevenzione – sono la seconda causa di morte per tumore negli uomini e nelle donne La diagnosi precoce ci consente di intercettare lesioni precancerose, come adenomi o polipi che si trasformeranno in tumori maligni, ma anche tumori di dimensioni così piccole che non danno sintomi».









