Coltivare il senso di meraviglia

Quand’è stata l’ultima volta che vi siete detti “che bello” e che avete provato stupore? Per i bambini è all’ordine del giorno. Ogni cosa diventa scoperta, curiosità e desiderio di sapere il perché. Crescendo molto di ciò che un tempo ci meravigliava perde valore, diventa quasi invisibile perché scontato. Quei piccoli dettagli che forse una volta ci avrebbero ammaliato ora passano sempre più inosservati. Secondo una recente ricerca, rispetto a mezzo secolo fa, il 48,7% degli italiani non riesce più a entusiasmarsi di fronte alle piccole gioie della vita. Lo stupore, invece, è un ingrediente fondamentale di un’esistenza piena e soddisfacente. UN ELEMENTO VITALE.

Lo diceva anche Einstein: «Se non sei in grado di provare stupore sei morto». La sorpresa è considerata una delle 6 emozioni fondamentali, insieme a tristezza, rabbia, felicità, paura e disgusto. Da un punto di vista neurobiologico, di fronte a un elemento di meraviglia, il cervello produce neurotrasmettitori e ormoni che hanno l’effetto di rinforzo positivo sull’umore e portano a una percezione più piena e ricca della vita. La capacità di meravigliarsi è un’arte da coltivare, da non perdere. Quando ci mettiamo in uno stato di apertura tutto ai nostri occhi apparirà sotto una luce nuova. Come possiamo allenare la capacità di stupirci?

Iniziando da DENTRO di NOI, nella nostra mente, cercando di far emergere la nostra parte infantile. Osservare il mondo con occhi adulti, ma con le sfumature del bambino interiore. Riuscire a meravigliarsi implica la capacità di stare nel momento. Se la nostra mente, infatti, è distratta da pensieri e preoccupazioni si faticherà ad immergersi completamente in ciò che stiamo sperimentando.

Assaporare ogni dettaglio, ogni profumo ci permette di godere appieno di ciò che stiamo vivendo. Non perdiamo, quindi, la curiosità, la voglia di goderci la vita e recuperiamo quel bambino che si entusiasma vedendo il mare, un campo di lavanda, la luna piena … Cerchiamo queste sensazioni senza attendere l’arrivo di momenti specifici per viverle, ma rendendo il senso di meraviglia un’abitudine.

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È una psicologa clinica, psicoterapeuta sistemico – relazionale, mediatore familiare e terapeuta E.M.D.R. Svolge la libera professione a Jesolo, oltre all’attività di consulenza e terapia rivolta al singolo, coppia e famiglia, si occupa di formazione in collaborazione con Enti pubblici e privati. Si occupa anche di supervisione e coordinamento di strutture per l’infanzia 0-6 anni. Per scrivere a Petra Visentin: petravisentin@gmail.com

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