Il linguaggio silenzioso

Comunicazione intraspecifica

All’interno della loro specie, i cani utilizzano una combinazione di segnali per interagire con i propri simili. Le posture del corpo sono fondamentali: un cane che si abbassa sulle zampe anteriori con la coda che scodinzola rapidamente sta invitando al gioco, mentre uno che si irrigidisce con la coda alta e le orecchie in avanti potrebbe volere stabilire un confine. Il contatto visivo può essere un segnale di sfida o un modo per stabilire gerarchie, mentre distogliere lo sguardo indica sottomissione o calma. Anche la coda è un potente strumento comunicativo: una coda rilassata indica tranquillità, mentre una coda alta e ferma può segnalare allerta o dominanza.

Un altro aspetto importante nella comunicazione sono i segnali di pacificazione, come sbadigli, leccarsi il muso o girare la testa di lato. Questi segnali vengono usati per ridurre la tensione e prevenire i conflitti.

Comunicazione interspecifica

I cani comunicano efficacemente anche con gli esseri umani e altre specie. Attraverso secoli di convivenza, hanno sviluppato la capacità di interpretare il linguaggio corporeo umano e di adattare il proprio comportamento di conseguenza. Ad esempio, sanno leggere le espressioni facciali e la direzione dello sguardo, rispondendo in modo appropriato alle emozioni umane.

Alcuni studi hanno dimostrato che i cani utilizzano strategie di comunicazione diverse a seconda dell’ interlocutore: con gli umani ricorrono spesso al contatto visivo e ai vocalizzi (guaiti, abbai, sospiri), mentre con altri animali usano prevalentemente il corpo. Comprendere questo linguaggio silenzioso è essenziale per costruire una relazione equilibrata con il proprio cane, rispettando la sua natura e migliorando la convivenza quotidiana.