«Diventeremo i primi al mondo».

Oltre 400 le persone al lavoro per Ironman 70.3 Venice-Jesolo

A svelare i segreti dell’evento del 7 maggio è Andrea Camporesi, Race Director della manifestazione.

Finalmente l’evento si svolge nella sua collocazione originaria ad inizio estate: cosa rappresenta per voi questo aspetto?

«La start ufficiale di Ironman, visto che fino ad ora, tra pandemia ed altri temi legati alle votazioni, non è mai accaduto che l’evento sportivo di triathlon più famoso al mondo potesse partire nel periodo prestabilito. Ogni dettaglio, compresa anche la data dell’evento stesso, viene studiato accuratamente dal management mondiale di Ironman per permettere alla località che ospita il format di godere appieno dei risultati, in termini di presenze, visibilità mediatica e impatto economico».

Oltre tremila iscritti e già sold out: quanto è cresciuto questo evento in tre anni?

«Notevolmente e gli atleti arrivano letteralmente da tutto il mondo. Il primo anno c’erano 4mila iscritti, poi tutto è saltato per la pandemia: ora siamo alla vera ripartenza e, assieme alla comunità di Jesolo, alle istituzioni, ai volontari e alle forze dell’ordine, dovremmo dimostrare a tutto il mondo i nostri muscoli, per raddoppiare il numero dei partecipanti nei prossimi anni, dove ci aspetta un percorso con grandi successi in termini di numeri».

Quanto può crescere ancora Ironman70.3 Venice-Jesolo?

«Tantissimo. Ora è già tra le gare con più appeal al mondo, ma il nostro desiderio, assieme alla città, è farla diventare la numero uno in termini di partecipanti e feedback da parte degli atleti in termini di ospitalità e turismo. Siamo certi che i prossimi tre anni saranno di grande successo».

In gara ci sono atleti da tutto il mondo: è il vero valore aggiunto?

«Credo sia una grande visibilità per Jesolo. Per quanto la località sia già molto conosciuta, per alcuni partecipanti rappresenta il primo contatto, forse anche la prima volta che la sentono nominare. E’ un modo per fare crescere il turismo sportivo».

 Che tipo di gara vi aspettate?

«Veloce, spettacolare e che possa offrire ai partecipanti il loro primato personale, visto che è stata giudicata la gara più veloce al mondo grazie ad una frazione di bici completamente senza dislivello, come del resto quella della corsa, ed un mare piatto».

Quante persone sono impegnate?

«Più di 400. E’ una macchina organizzativa che garantisce lavoro a tante persone ed offre, a chi vuole, di avvicinarsi al mondo dello sport e di viverne in prima linea i valori sani, oltre che d’inclusione del format».

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