La Chiesa di Vivaldi
Antonio Vivaldi, uno dei più grandi compositori italiani, nacque a Venezia e lì visse per gran parte della sua vita.

Nonostante ciò, non sono molte le tracce che riconducono a lui in città. Una delle più evidenti si trova in Campo della Bragora ed è la chiesa di San Giovanni in Bragora, o San Giovanni Battista, dove Vivaldi venne battezzato nel 1678. Da giovane, venne iniziato alla carriera ecclesiastica nella chiesa di San Gemignano, in piazza San Marco, demolita da Napoleone all’inizio del 1800 per costruire quella che oggi è conosciuta come l’ala napoleonica. Vivaldi veniva chiamato dai veneziani “il prete rosso” a causa del colore della sua capigliatura e una targa posta vicino alla chiesa sopra citata, proprio così lo ricorda.
La superstizione dilagante del 1600-1700 riconduceva chi aveva i capelli rossi direttamente al diavolo, ecco perché il piccolo Antonio venne portato, ancora in fasce, da un esorcista per liberarlo da un presunto maleficio di cui sarebbe stato vittima. Non abbandonò mai la musica durante la sua vita e lavorò come insegnante nell’orfanotrofio della Pietà, impartendo lezioni alle giovani orfane. La famosissima “primavera” di Vivaldi venne suonata per la prima volta nella storia proprio nella chiesa de “La Pietà”. A Vivaldi è dedicata anche una mostra di strumenti musicali all’interno della chiesa di San Maurizio (sede del museo della musica). Vivaldi morì solo e in disgrazia a Vienna e, ahimè, mentre era in vita venne apprezzato maggiormente all’estero ( in particolare in Austria da Carlo IV) che in patria.










