Roby & Samu: a voi lo shaker

C’è un’anima nella prima edizione di Jesolo Cocktail Experience. Due persone mosse dall’argento vivo della conoscenza. Due professionisti che non si bastano mai. Sono Roberto Pellegrini e Samuele Ambrosi.

Due generazioni, la stessa passione, la stessa voglia di imparare sempre, lo stesso desiderio di fare formazione per fare crescere questo lavoro.
Roberto è uno dei barman più esperti e noti d’Italia. Fiduciario Aibes Veneto e Trentino Alto Adige, ha lavorato in posti come il Gritti ed il Danieli di Venezia, è stato il primo barman del Florian, ha vinto il primo concorso organizzato a Jesolo. Ed oggi si dedica alla formazione dei giovani.

Samuele è fondatore di Cloakroom, il suo cocktail bar a Treviso e vice presidente nazionale Aibes. Vincitore di numerosi premi internazionali, è considerato uno dei massimi esperti internazionali di gin, argomento sul quale ha scritto “Anthologin”, (Guido Tomasi Editore) diventato in breve tempo un testo di riferimento nel settore.


Roberto, cosa alla base del tuo percorso?

«Nella mia vita ho avuto la fortuna di avere dei maestri, di incontrare persone che mi hanno aiutato. Alla base, però, io avevo tanta voglia di fare e di imparare; avevo ed ho sempre fame di conoscenza, sono uno che si mette in gioco e ci mette la faccia. Ecco, forse oggi mancano queste figure che danno degli indirizzi a chi fa questo lavoro».

Un aneddoto della tua straordinaria carriera?

«Te ne potrei raccontare a decine. Ti posso dire, per esempio, che sono stato il “postino” di Hugo Pratt. Hugo era diventato un amico. Io portavo le sue bozze a quelli della Mondadori».

Cosa darà Jesolo Cocktail Experience?

«Innanzitutto delle informazioni e come tali dovranno essere recepite e sviluppate. Dai personaggi che avremo, quindi, ci sarà la possibilità di apprendere molto».


Samuele, cosa pensi dell’iniziativa di Jesolo?

«Intanto che è bello che ci sia una parte istituzionale che spinge per questo progetto e lo supporta. Così com’è meraviglioso avere riscontrato la risposta di tanti locali che hanno deciso di aderire. Questa è una città dalle straordinarie potenzialità: lavorare assieme per crescere e lanciare determinati messaggi, è molto importante. Se questo tipo di iniziative, con il messaggio che si portano dietro, prendono piede, non ce n’è per nessuno».

Credi molto in questo progetto…

«Guarda, con i miei ragazzi sto cercando di fare capire che lo straordinario può diventare ordinario e lo può diventare anche i posti di grande massa. Si può fare qualità, basta l’impegno».

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