Una primavera di grandi mostre a Venezia

La stagione primaverile a Venezia si presenta intensa e ricca con l’apertura delle grandi mostre.

Prima fra tutte l’attesa esposizione dedicata a Vittore Carpaccio dipinti e disegni, che ha aperto i battenti a Palazzo Ducale, nell’Appartamento del Doge, e che resterà aperta sino al 18 giugno. Organizzata da Fondazione Musei Civici di Venezia, in collaborazione con la National Gallery of Art di Washington e curata da Peter Humfrey con Andrea Bellieni e Gretchen Hirschauer, la mostra propone un’aggiornata rilettura storico-critica della pittura di Carpaccio e della sua evoluzione nel tempo e nei temi, tradotta, poi, nel doppio appuntamento nelle due sedi di Washington e Venezia.

Dopo molti anni dall’ultima esposizione monografica, che risale al 1963 a Palazzo Ducale, la mostra di oggi riporta luce sulla pittura di Carpaccio e sulla sua evoluzione, specie in seguito a recenti scoperte e nuove attribuzioni, nonché a restauri straordinariamente rivelatori proprio dei maggiori cicli narrativi tuttora conservati a Venezia. Dipinti e disegni prestati da importanti collezioni museali e private d’Europa e degli Stati Uniti, nonché da chiese di Venezia e degli antichi territori della Serenissima, formano, in ciascuna delle due sedi, selezioni e percorsi tematici leggermente differenziati.

L’edizione veneziana si concentra sulla ricostruzione del percorso artistico e creativo del pittore dalle prime opere della giovinezza, sino a quelle altissime della maturità, avvantaggiandosi anche di un consistente nucleo di disegni autografi del pittore, il più ampio corpus sopravvissuto di disegni “di studio” del primo Rinascimento. https://palazzoducale.visitmuve.it/

UNA PRIMA MONDIALE PER LA FONDATION PINAULT

Importante riapertura anche per la Fondation Pinault nelle due sedi di Palazzo Grassi e Punta della Dogana. “Chronorama. Tesori fotografici del 20° secolo” è la prima mondiale dedicata ai capolavori fotografici recentemente acquisiti dalla Pinault Collection e provenienti dagli archivi delle riviste del gruppo Condé Nast. La mostra, aperta a Palazzo Grassi sino al 7 gennaio 2024, riunisce oltre quattrocento opere che raccontano il Ventesimo secolo attraverso eventi, fenomeni sociali e personalità che lo hanno segnato.

Opere, realizzate tra gli anni Dieci e gli anni Ottanta, da oltre centocinquanta artisti internazionali come Edward Steichen, Berenice Abbott, Cecil Beaton, Lee Miller, André Kertész, Horst P. Horst, Diane Arbus, Irving Penn, Helmut Newton, tra i fotografi, e, tra gli illustratori, Eduardo Garcia Benito, Helen Dryden e George Wolfe Plank. Tali immagini storiche sono messe in dialogo con il lavoro di quattro artisti contemporanei – Tarrah Krajnak, Eric N. Mack, Giulia Andreani e Daniel Spivako – nel progetto “Chronorama Redux”, che propone uno sguardo rinnovato sulle testimonianze del passato.

MOSTRA TEMATICA ICONES

Aperta, invece, sino al 26 novembre è la mostra tematica “Icônes”, curata da Emma Lavigne e Bruno Racinea Punta della Dogana. La mostra ruota attorno alle opere della Pinault Collection, invitando alla riflessione sul tema dell’icona e dello statuto dell’immagine. Dipinti viventi, riti e tutto ciò che fa dell’immagine uno spazio di relazione tra gli esseri umani e che li trascende costituisce il cuore della riflessione proposta dalla mostra. https://pinaultcollection.com/

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