Con orgoglio, per amore
Fra qualche giorno verrà assegnato il Drangondoro. E’ molto di più di un semplice premio. Va molto oltre all’oggetto, per quanto prezioso, che viene consegnato alla persona che lo riceve.
Voluto dall’associazione culturale monsignor Marcato, organizzato in collaborazione con Comune, Aja e Confcommercio, ogni anno viene dato ad una persona originaria di Jesolo e che, con il proprio lavoro, ha dato lustro alla città. Ecco, allora, che si viene a scoprire che ci sono concittadini diventati illustri scienziati, altri che realizzano le scenografie per le più importanti trasmissioni televisive, pasticceri che hanno primeggiato nel mondo. Persone, insomma, che ti fanno essere orgoglioso di fare parte di questa comunità.
Ho pensato più volte a come dovremmo fare maggiormente nostra questa parola: orgoglio.
Orgoglio per quello che siamo, per come lo siamo diventati, per quello che vogliamo essere.
Questo non significa nascondere le difficoltà o fingere che vada tutto bene. Vuol dire avere a cuore la nostra città e, orgogliosamente, mostrarla agli altri.
Qualche giorno fa, in occasione dell’iniziativa (straordinaria) degli aquiloni, il sindaco Christofer De Zotti, ha fatto un appello: approfittiamo di questo evento per postare belle foto, per essere noi stessi promotori dell’evento. Ed ha vinto la sfida, perché in tanti hanno iniziato a farlo, in un tripudio di immagini, video, bei commenti… Un’apoteosi di “orgoglio jesolano”.
Questo è l’atteggiamento che dovremmo avere.
Lo sta facendo, ad esempio, il Consorzio JesoloVenice, con Taste Jesolo, mostrando (e promuovendo la città in questo modo) le eccellenze enogastronomiche. Oppure con Jesolo Coctail Experience, evento che si terrà proprio nei prossimi giorni, che evidenzia i locali, e sono tanti, fatti da professionisti con la voglia di crescere, di formarsi e di dare l’immagine del “buon bere” e del “bere bene”. Ma anche l’Aja, con le iniziative dedicate al personale. O Confcommercio, con tutto ciò che aiuta la crescita della categoria.
E nessuna delle realtà citate pensa che non ci siano problemi, ma le affronta nei luoghi e nelle situazioni opportune. Ed anche i turisti, ne siamo convinti, sono consapevoli di non venire in una città perfetta, ma fatta di persone che fa di tutto per rendere la loro vacanza indimenticabile. Quello che deve emergere è, allora, l’orgoglio di essere Jesolo. Questo, sì, copiamolo e “orgogliosamente” diffondiamolo.
Non si chiama presunzione. Ma amore. Per noi stessi, per la nostra città, per i nostri ospiti.