Siamo tutti Cristina
C’era una bimba, un giorno di tanti anni fa. Aveva solo tre anni. Papà medico, mamma casalinga, lei semplicemente un amore solo a guardarla, come tanti bimbi.
Nessuno dei tre, prima di tutto i genitori (e già questa è una notizia) pensava ad una Cristina cantante. Sono di Bologna e andare all’Antoniano, dai frati, è una cosa quasi naturale. E lei, la piccola Cristina, di tre anni, allo Zecchino d’Oro canta. E incanta. Il suo valzer, quello del moscerino (diventato famoso quasi quanto quello Viennese), non vince quella edizione del 1968, arriva terzo. Ma Cristina, di tre anni (e mezzo per la precisione) è un usignolo. Come detto, a casa non pensano a lei come cantante, tanto è vero che poi si iscriverà all’università per fare proprio medicina, come il papà.
Ma dopo quello Zecchino d’Oro arrivano Bambino Pinocchio, i Puffi (mezzo milione di dischi venduti), Kiss me Licia… e via, via fino a oltre settecento canzoni, sette Dischi di Platino, due d’Oro…
Lei, la piccola Cristina, di tre anni e mezzo, ora è una donna con 40 anni di carriera alle spalle, intere generazioni che sono cresciute con le sigle dei cartoni cantate da lei e un amore smisurato (basta leggere qualcuno dei commenti della sua pagina Facebook) dei suoi tanti fan che riempiono le piazze quando va ad esibirsi.
Cristina, di tre anni e mezzo, è diventata la numero uno. Perché ha saputo mantenere la semplicità e l’umiltà di quella bimba, sapendo al contempo lavorare duro per crescere. Quando allo Zecchino d’Oro lei cantava il Valzer del Moscerino, Jesolo era appena esplosa come località turistica. Nessuno forse ancora pensava che quel paesotto cresciuto tanto in fretta all’ombra della Pineta e con i piedi sulla sabbia, potesse diventare la numero uno. Grazie al lavoro duro e alla passione di tanti, la città è cresciuta da ogni punto di vista: nella ricettività, nei servizi, nel “peso” fuori dai suoi confini, nella considerazione generale (avete notato che, quando c’è da parlare delle spiagge del NordEst, le tivù nazionali vengono da noi?) e negli eventi.
Ogni anno a Jesolo vengono organizzate non meno di 400 manifestazioni, da quelle “di piazza”, di strada, da intrattenimento, ai grandi eventi. Che sono tornati. Luglio ce li sta riportando tutti, a cominciare dai grandi concerti, tra il Parco Pegaso e la spiaggia. Si parte con Madame, per proseguire al Faro con i dj internazionali. Ed è solo l’inizio. Perché, in fondo, Jesolo è un po’ come quella bimba di tre anni e mezzo che non pensava di diventare una star, ma è finita per essere la numero uno. E tutti noi siamo come quei suoi genitori, che l’hanno accompagnata allo Zecchino, per viverlo come un gioco, ma che ora sono tanto orgogliosi.