Serena Codato, il mio Mare Fuori

Per i tanti fan della fiction di RaiDue “Mare Fuori”, lei è Gemma, ragazza di Udine che finisce nel carcere minorile di Napoli. Nella vita reale è Serena Codato, classe 2002, veneziana di Mestre. L’abbiamo incontrata al TedxJesolo, dov’è stata una degli speaker.

Serena, è arrivato il successo nella tua vita.

«Successo forse è troppo: sto ancora lavorando per arrivare dove voglio arrivare. E’ innegabile, comunque, che la serie sia andata benissimo. La gente mi riconosce, mi ferma per strada, chiede autografi e selfie».

E che sensazione si prova?

«E’ molto strano, una cosa che non riesco a spiegare. Diciamo che non riesco a rendermi conto del perché faccia questo effetto alle persone; però è una cosa stupenda, perché quando vedo che sono velici nel vedermi e si emozionano, allora mi si riempie il cuore di gioia. Io mi definisco una ragazzina qualunque».

Una ragazzina che non è arrivata al successo per caso…

«E’ da quando avevo 6 anni che coltivo questo sogno. Nel mio percorso ho fatto danza, canto e recitazione. A 16 anni ho ottenuto il mio primo ruolo, a dimostrazione del fatto che i sacrifici, l’impegno, lo studio, alla fine portano a dei risultati».

In Gemma il tema della violenza sulle donne è molto presente.

«Infatti la cosa che amo di più di Gemma è avere avuto la possibilità di lanciare un messaggio contro la violenza e verso il coraggio delle ragazze di potere parlare, di potersi difendere. Certo, non come Gemma che ha tentato di commettere un omicidio, ma comunque nel trovare il coraggio di reagire».

Gemma è una ragazza di Udine, che finisce a Napoli e tu sei di Mestre: un bel miscuglio di dialetti…

«Sì – ride – in effetti c’era un bel po’ di confusione. Mi ci è voluto un po’ per abituarmi, ma mi ha aiutato il fatto di amare i dialetti. Ora la cadenza di Mestre l’ho persa completamente e in questo momento penso di essere più napoletana che mestrina».

Come procedere il progetto tuo e di tuo papà di realizzare una casa di produzione veneta?

«Il progetto si sta evolvendo sempre di più; al momento è una associazione culturale fondata con mio padre, ma piano piano si evolverà sempre di più».

Che consiglio puoi dare ai ragazzi che vorrebbero diventare degli attori?

«Quello che posso dire ai  nel mio piccolo, da ragazza ventenne, è: ogni fate qualcosa per il vostro futuro, piccolo o grande che sia».

Autore /

Sfoglia. Leggi. Ascolta.

Start typing and press Enter to search