È tutta questione di autocontrollo?
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- 24 Luglio 2024
Può capitare che un bambino molto piccolo prenda in mano un soprammobile e lo lanci in giro per casa, giusto per vedere l’effetto che fa. I bambini più grandi, invece, possono magari faticare a star seduti sulla sedia quando glielo chiediamo, oppure si possono arrabbiare con comportamenti esagerati, piangere intensamente o farsi travolgere da una gioia così grande da farli correre come pazzi per il salotto.
Quando e come avviene che bambini e ragazzi sviluppino la capacità di autoregolarsi? Ci risponde la dottoressa Lorenza Furlan, psicologa dell’età evolutiva e psicoterapeuta.
Cos’è e come si sviluppa l’autocontrollo?
L’autocontrollo è la nostra capacità di gestire le emozioni, imparare a dosarle ed esprimerle con un comportamento che sia socialmente accettabile. Un processo lungo e avventuroso, che ha inizio dalla nascita e continua con la crescita. In adolescenza, la corteccia cerebrale che funge da controllore dei nostri impulsi non è del tutto matura (continua a cambiare fino ai 21 anni) e così, quando arriva lo scombussolamento dovuto agli ormoni, la parte più antica del nostro cervello spinge sempre di più, provocando forti emozioni.
Come possiamo aiutare i nostri figli?
Innanzitutto dobbiamo insegnare loro come calmarsi. Per i bimbi più piccoli prendendoli in braccio o abbracciandoli, nei ragazzini più grandi funzionano molto i piccoli giochi che impegnano le mani e la respirazione. Proponiamo loro delle alternative invece che limitarci a dire cosa non va bene nei loro comportamenti: consoliamoli attraverso il contatto fisico, abbracciamoli, usiamo le carezze ed i sorrisi. Per i più grandi lasciamo loro del tempo e dello spazio per tranquillizzarsi e riparliamo più tardi, con calma, di ciò che è accaduto.
