Insieme si litiga
Nel periodo estivo, i bambini hanno più occasioni per stare insieme e spesso questo si traduce in frequenti litigi e piccoli scontri. Cosa fare? Ci aiuta la dottoressa Lorenza Furlan, psicologa dell’età evolutiva e psicoterapeuta.
Perché i bambini litigano?
Lo fanno per tante ragioni diverse: la condivisione dei giocattoli, per sentirsi importanti all’interno di un gruppo, avere attenzione, perché sono gelosi nei confronti dei genitori o dell’amico del cuore. Allo stesso tempo, così come si accendono in fretta, sanno trovare soluzioni e riappacificarsi in modo, a volte, sorprendentemente rapido.
Come reagire?
Dovremmo essere capaci di osservare e monitorare il litigio facendo attenzione a qualche importante accorgimento, così che possano “litigare al meglio”. Innanzitutto, non ostacoliamo il litigio. Lasciamoli sperimentare le loro emozioni, contenendoli se alzano
le mani o esagerano, ma aiutiamoli a riflettere su quello che accade, a dire come si sentono, senza stabilire chi ha torto o ragione. Quando si tratta di bambini più piccoli, disegnare e colorare le emozioni che provano può aiutarli a esprimere ciò che sentono e a gestirlo meglio.
Non mettiamoci a fare l’arbitro. I bambini devono avere lo spazio e il tempo necessario per cercare un compromesso da soli.
Il nostro obiettivo è quello di aiutare entrambi i contendenti a proporre le loro ragioni, senza prendere le parti di nessuno e accompagnarli verso una gestione autonoma del confronto.
Solo così, in futuro, avremo degli adulti sicuri di sé, che non evitano i conflitti ma li affrontano in modo maturo, educato e ragionevole.