La piaga dell’abbandono
Il tema dell’abbandono degli animali domestici è ormai un grave problema civile e sociale che da decenni affligge il nostro Paese. Affrontiamo questo tema dal punto di vista legislativo.
Il dato è, purtroppo, sempre più allarmante: ogni anno vengono abbandonati circa 150mila esemplari tra gatti e cani. Più dell’80% di questi animali abbandonati rischia di morire per incidenti, stenti o maltrattamenti. E numerosi sono gli incidenti stradali causati da animali, abbandonati o randagi, e sono diverse le patologie che possono essere trasmesse da questi soggetti all’uomo e al bestiame.
Data la portata del fenomeno, non è più possibile limitarsi a parlare di randagismo solo contestualmente al periodo estivo, perché ormai si tratta di un problema in qualsiasi periodo dell’anno, con picchi significativi raggiunti:
- in estate, in prossimità delle vacanze estive vi è una media di 600 abbandoni al giorno;
- durante la stagione venatoria, coinvolgendo principalmente gli animali non ritenuti idonei alla caccia;
- durante le Festività Natalizie, a causa dell’incapacità di gestire cuccioli o animali regalati a cuor leggero.
Legge che punisce l’abbandono di animali
L’abbandono di animali è un reato che il nostro ordinamento prevede e punisce all’articolo 727 del codice penale. Tale norma, in particolare, prevede testualmente che:
“Chiunque abbandona animali domestici o che abbiano acquisito abitudini della cattività è punito con l’arresto fino a un anno o con l’ammenda da 1.000 a 10.000 €uro.
Alla stessa pena soggiace chiunque detiene animali in condizioni incompatibili con la loro natura, e produttive di gravi sofferenze”.
Caratteristiche del reato
Trattasi di reato comune, di competenza del Tribunale in composizione monocratica e perseguibile d’ufficio. L’elemento soggettivo richiesto è quello della colpa.
La “ratio legis” di tale reato deve essere rinvenuta nell’esigenza che venga tutelato il sentimento di comune pietà verso gli animali e nell’obiettivo di promuovere l’educazione civile attraverso la lotta all’insensibilità e alla crudeltà.
Gli animali, infatti, vanno visti come esseri senzienti, dotati di una propria sensibilità e in grado di percepire il dolore che può derivare dall’abbandono e dalla mancanza di adeguate attenzioni.
Ognuno di noi, nel proprio piccolo, può fare qualcosa per arginare il fenomeno dell’abbandono degli animali: sicuramente è importante emettere segnalazioni telefoniche agli enti predisposti nel momento in cui venga avvistato un animale per strada, fornendo alle autorità competenti o ai volontari disponibili indicazioni chiare e precise sulla propria posizione.
“Gli animali non solo provano affetto, ma desiderano essere amati.” (Charles Robert Darwin)
Pensa alla vita… guida con la testa!!! – Campagna permanente per la sicurezza stradale ANVU – Associazione Professionale Polizia Locale d’Italia – www.anvu.it