Pensando al Presepio sotto il solleone

Nel prossimo Natale, nell’ottavo centenario del primo presepio che, secondo la tradizione, fu realizzato da San Francesco a Greccio, Jesolo realizzerà un presepio di sabbia sul sagrato della Basilica inferiore di Assisi; quello di Jesolo racconterà alcuni episodi della vita di San Francesco. Forse sono fuori tempo, ma scrivo queste righe, in pieno solleone, solleticato dall’idea di far conoscere ai nostri ospiti turisti aspetti poco noti di Sand Nativity. Quest’opera d’arte, che lo scorso anno ha infranto ogni record di visitatori, non nasce perché il sindaco firma una lettera di incarico al direttore artistico. Le sculture di sabbia che si ammirano raccontano una comunità cittadina che pensa, programma, crea.

È la ricerca di una autenticità che fa la differenza. Succede così da quando c’è Sand Nativity. Dietro alle sculture di sabbia c’è tutta la perizia artistica degli autori, ma ad aggiungere l’afflato della bellezza c’è il cuore pulsante di una comunità che, ad esempio, ha voluto ricordare il dramma dei migranti annegati nel Mediterraneo, la strage terroristica di Beslan, la pace in Ucraina, solo per citare alcuni dei temi raccontati. Il prossimo dicembre il Sand Nativity di Jesolo avrà il respiro di Assisi e di San Francesco. Quello di Assisi avrà il profumo del mare di Jesolo. Essere autentici: ne va del nostro orgoglio e del nostro rispetto per i visitatori.

Assessore poi vice sindaco per una decina d’anni, occupandosi di varie materie,tra cui cultura, turismo ed urbanistica. è stato fondatore e direttore de “La Voce di Jesolo”.

Start typing and press Enter to search