“Abbasso il Ketchup Evviva la Maionese “..e nasce la Confraternita del Tramezzino!

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Nella realtà ci siamo ritrovati attorno ad un tavolo,

Io conoscevo uno, quello conosceva un altro e l’altro conosceva l’alto ancora.

Avevamo tutti lo stesso obiettivo, affinità, idee… ma, soprattutto, volevamo far conoscere quantomeno la storia di un prodotto, un food che è partito da Mestre e ha girato il mondo, assieme a suo fratello drink.

Parliamo del tramezzino e dello Spritz.

Al di là di chi ha inventato la parola o al chi “l’ho fatto io per primo”, a Mestre, negli anni Settanta, c’è stata la “rivoluzione” del pane e della forma del tramezzino… e su questo si fonda la Confraternita e, di conseguenza, il Festival del Tramezzino, ponte tra il Classico e l’Innovativo con momenti dedicati alla Mixology & Pairing.

Dilettanti, professionisti & studenti a confronto in una tre giorni all’insegna della tradizione e della innovazione.

Ma chi non ha mai mangiato un tramezzino al tonno?

Oppure uova e prosciutto?

Magari accompagnato da uno Spritz oppure, come era “una volta”, con la Spuma o un Birrin (una birra piccola), o un’ombra “sporcata” con un po’ di amaro.

Nasce come cicchetto e poi si è talmente evoluto nella forma e nei contenuti, ovviamente anche nel pane che, con suo “fratello Spritz”, sta girando il mondo.

Tre giorni tra Mestre e Venezia dove il Tramezzino in tutte le sue declinazioni diventa protagonista!

Il segreto del “Tramezin”?

La maionese, da quella fatta fresca tutti i giorni a quella confezionata con l’aggiunta di… è un segreto!

Quando si parla di Spritz si parla di convivio-stare assieme. Con il Tramezzino diventava e diventa ancora oggi, oltre lo stare assieme anche un modo di fermarsi 10 minuti per mangiare e bere un qualcosa di semplice che ti soddisfa con la voglia di ripeterlo.

A pranzo o a metà mattina-pomeriggio e, perchè no, a cena?

La forma “classica”, dal filone di pancarrè ne escono sette! La misura? 5×11!

Scusate ho un “languorino” allo  stomaco, mi fermo in piazza Ferretto e, ovviamente, uova e prosciutto, accompagnato da uno Spritz al Cynar”!

Ed a questo punto mi permetterete se, questa volta, mi firmo come “Maestro di Cerimonia Confraternita del Tramezzino”.

CURIOSITÀ

Il termine “tramezzino” sarebbe stato coniato da Gabriele D’Annunzio, per sostituire la parola inglese “sandwich”. Un diminutivo per intendere il momento a metà strada tra la colazione e il pranzo, dove consumare uno spuntino.

La prima ricetta ufficiale venne pubblica nel 1936 dal giornale “La Cucina Italiana”.

Roberto Pellegrini. E' uno dei barman più esperti e noti d'Italia. Si dedica con grande passione alla formazione dei giovani. E' formatore Accademia delle Professioni.

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