Occhio al tempo!

I pericoli e le insidie in spiaggia sia col bello che con il cattivo tempo.

La bella stagione, con i suoi alti e bassi tra un’ondata di calore e qualche temporale scandisce il tempo e ci porta ormai al giro di boa verso il rush finale. Che sia bello o cattivo tempo, però, dobbiamo sempre buttare un occhio alle condizioni meteorologiche perché i pericoli sono sempre in agguato. Ci sono quelli silenziosi, come i colpi di calore, e quelli rumorosi come i temporali improvvisi.

Il classico colpo di calore viene causato da temperature elevate e climi umidi in assenza di ventilazione che possono portare febbre alta, vertigini, mal di testa e altri malesseri generali. È importante, quindi, evitare l’esposizione al sole nelle ore più calde della giornata. Se proprio non vogliamo rinunciare a stare all’aperto, usiamo l’accortezza di indossare abiti leggeri possibilmente chiari e, soprattutto, bere tanta acqua.

Purtroppo, i pericoli possono arrivare anche dalle condizioni climatiche avverse come i temporali. Nelle ultime estati abbiamo assistito, in diverse occasioni, all’arrivo improvviso di celle temporalesche: le abbiamo fotografate, riprese e contemplate spesso inconsciamente senza immaginare le insidie per l’incolumità personale. Il pericolo dei fulmini viene spesso sottovalutato. Molte persone decidono di restare sotto l’ombrellone per ripararsi dalla pioggia o dal vento, altri addirittura in acqua per provare l’ebbrezza di un bagno sotto l’acquazzone. Questo non è il giusto comportamento da adottare. Restare in spiaggia o in mare può essere molto pericoloso e fatale: i fulmini sfruttano oggetti appuntiti per scaricarsi a terra e, in questi casi, l’uomo rappresenta un bersaglio facile ed il rischio di rimanere folgorati aumenta. Se, poi, ci si trova in acqua, meglio uscire subito data l’elevata conducibilità della stessa.

Non è detto che, se il temporale lo vediamo a distanza di sicurezza, non possa diventare un potenziale pericolo; in questi casi il nostro corpo ci invia dei segnali come formicolii, peli o capelli che si drizzano o crepitii mentre si cammina, tutti indicatori di pericolo di folgorazione in quanto potremmo trovarci nell’area in cui molto probabilmente cadrà un fulmine.

Quindi, d’ora in avanti quando notate il cielo nero come la pece mentre siete in spiaggia, rifugiatevi in un luogo chiuso al sicuro e, per non trovarvi fuori tempo, affidatevi a Meteoclari così vedrete quando tornerà il sole.

Mi chiamo Vincenzo Clarizia, da poco passata la soglia dei 50 anni ma solo all’anagrafe!! Si perché lo spirito giovanile me lo porto dentro da sempre, così come la passione per la meteorologia. Sin da bambino, racconta la mia mamma, preferivo prendere in mano una bacchetta di legno davanti ad una cartina geografica dell’Italia e imitare il grande Generale Bernacca come descriveva le previsioni del tempo alla TV.

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