Se questo è un clima

Questo clima sembra ormai perdere la bussola. Abbiamo notato come, nel corso degli ultimi anni, le stagioni si comportano in maniera anomala rispetto a come dovrebbe essere. Assistiamo sempre più a fenomeni meteorologici estremi che, con una certa frequenza, mettono a dura prova i territori sempre più fragili.

E, allora, ci si chiede: che inverno sarà? Prevarrà la linea di tendenza verso temperature superiori alle medie, oppure avremo un cambio di tendenza?

Fare le previsioni a lungo termine è sempre molto rischioso per un meteorologo, si può andare incontro a degli errori di valutazione. Con i mezzi a disposizione, le statistiche, gli studi del clima e delle dinamiche dell’atmosfera, si può solo tracciare delle ipotesi tenendo presente alcuni fattori che, generalmente, influenzano la stagione invernale ovvero, il vortice polare con il flusso principale delle correnti a getto che generalmente è presente lungo il confine naturale tra la troposfera e la stratosfera a circa 9/10 mila metri. Proprio su queste altitudini così elevate si posiziona il ramo principale della corrente a getto denominata, appunto, “getto polare”. Questo fiume d’aria in rapido movimento che attraversa l’emisfero settentrionale da Ovest a Est, generalmente scorre entro dei confini rettilinei ma, a volte, può sviluppare delle oscillazioni alle medie latitudini che, in alcuni periodi dell’inverno, possono creare tipo dei lobi o propaggini ricche di aria gelida che, spinte verso Sud, possono cambiare le sorti della stagione fredda.

Le ultime proiezioni vedono tutto nella media del periodo con poche possibilità di inverni epocali. Certo è che non mancheranno delle sortite fredde, magari con una certa frequenza. A confermare tale ipotesi scende in campo lo studio della corrente del Golfo che, negli ultimi anni, ha rallentato il suo flusso verso l’Atlantico; situazione che potrebbe immettere in atmosfera meno calore ed umidità favorendo, quindi, un certo raffreddamento dell’atmosfera nel nostro emisfero.

Nel clima, quindi, tutto è possibile. Una cosa, però, è certa: questo Natale la città di Jesolo sarà molto legata a San Francesco; pensate, con il suo cantico prese ispirazione dal fratello vento, l’aria, il cielo nuvoloso, sereno, lodando ogni tempo e la sua fenomenologia. Proviamo anche noi a guardare il cielo con un’altra prospettiva e pensare, comunque, che sopra le nuvole c’è sempre il sole.

Mi chiamo Vincenzo Clarizia, da poco passata la soglia dei 50 anni ma solo all’anagrafe!! Si perché lo spirito giovanile me lo porto dentro da sempre, così come la passione per la meteorologia. Sin da bambino, racconta la mia mamma, preferivo prendere in mano una bacchetta di legno davanti ad una cartina geografica dell’Italia e imitare il grande Generale Bernacca come descriveva le previsioni del tempo alla TV.

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