Il Pignoletto

Sponsored

Molti lo descrivono come il Prosecco dell’Emilia, oppure le Bollicine di Bologna. In effetti stiamo parlando di un vino, spumante o frizzante, che in quanto a freschezza e vivacità può ricordare le caratteristiche del vino delle colline trevigiane. Molte sono le caratteristiche che, invece, differenziano i due prodotti. Il vitigno si chiama Pignoletto o anche Grechetto Gentile e, diversamente dalla Glera, che dà origine al Prosecco, che si esprime su note particolarmente fruttate di mela verde e agrumate, il Pignoletto porta al naso note vegetali, sambuco in particolare. Comune è la vivacità e la verticalità acida.

In particolare, nel bolognese vengono apprezzate di questo vino le naturali predisposizioni a essere abbinato ai sontuosi salumi del territorio. Sia nella versione classica, sotto forma di prosciutti o salami, ma anche come ripieni di tortelli e cappelletti. La verve del Pignoletto non si ferma agli abbinamenti con le carni insaccate e lavorate ma si presta anche a piacevoli aperitivi in accoppiata con stuzzichini leggeri e fragranti. Una crescentina con dello squacquerone o una bella fetta di mortadella altro abbinamento non possono trovare se non un calice di fresco, brioso e spumeggiante Pignoletto dei Colli Bolognesi.

Sommelier professionista

Start typing and press Enter to search