40 anni stellari
Le majorettes Magic Stars festeggiano l’importante traguardo con una grande festa il 2 novembre, con la presenza di gruppi da tutto il Veneto.
È il 1978 quando viene costituito il gruppo di majorettes, ma è il 1984 quando assume ufficialmente il nome di “Magic Stars”. Nato come realtà folkloristica, partecipando a varie sfilate cittadine e manifestazioni di carattere popolare, negli anni amplia il proprio repertorio e, dal 2009, si dedica esclusivamente a valorizzare la figura classica delle majorettes. Nel corso degli anni cresce la professionalità, che permette al gruppo di partecipare a numerose manifestazioni in Italia e all’estero.
Nel 2012 si trasforma in associazione sportiva dilettantistica attraverso l’iscrizione alla Nbta (National Baton Twirling Association) ed intraprende, parallelamente agli impegni tradizionali, un percorso completamente nuovo ed ancora più impegnativo: quello delle competizioni nazionali ed internazionali.

I PREMI
Tanti i riconoscimenti ottenuti negli anni dal team guidato dal presidente Antonio Damo e allenato da Sabrina Nicosia e Irene Vallese. Tra questi spiccano cinque titoli italiani, una medaglia d’argento al Campionato Europeo Majorettes NBTA Categoria Traditional Pom Pons ed una medaglia di bronzo al Campionato Europeo Majorettes NBTA Categoria Traditional Corp Junior, entrambi nel 2021 a Porec, in Croazia. Di prestigio anche il quinto posto al Campionato Mondiale Twirling NBTA Categoria Pom pons, nel 2015.
LA FESTA
Lo speciale compleanno sarà festeggiato in grande stile sabato 2 novembre, al PalaCornaro di via Martin Luther King. Una giornata intensa, che vedrà la presenza di tanti amici, i numerosi gruppi che hanno collaborato con le “Magic Stars” nel corso di questi 40 anni. L’evento è gratuito e aperto a tutti (fino ad esaurimento posti).
«LE MIE MAJORETTES»
Luana Ferro, oggi 51 anni, ha iniziato a fare la majorette quando era alle elementari. Oggi l’emozione di vedere la figlia sfilare ed esibirsi.


Perché hai scelto di fare la majorette?
«Alcune mie compagne di classe mi chiesero di entrare nel gruppo e così ho iniziato».
Com’è cambiato questo mondo da allora?
«È cambiato moltissimo. Ai nostri tempi quando dicevi che facevi la majorette sembrava facessi un po’ la ballerina, oggi è uno sport a tutti gli effetti ed è adatto a tutte».
Come ci si prepara per un’esibizione?
«Ci si deve allenare molto e, oltre all’impegno e al sacrificio delle ragazze che devono fare l’esibizione, c’è l’impegno e il sacrificio di genitori e collaboratori che preparano tutto il contorno».
L’emozione più grande che hai provato?
«Ho il ricordo di essermi emozionata davvero tanto quando ci siamo esibite per la prima volta in “New York New York” e nel “Rondò Veneziano”, perché erano le prime esibizioni un po’ più particolari. L’altra emozione forte che ha provato è stata tre anni fa quando ho visto sfilare per la prima volta mia figlia e mi sono tornati in mente i ricordi più belli della mia adolescenza».

Cosa ti ha insegnato a livello personale?
«Mi ha insegnato a socializzare tantissimo, ad aprirmi e ad aiutare gli altri, perché tra compagne ci si aiutava sempre, si rideva, si scherzava. Pensa che con alcune di loro ancora oggi siamo in ottimi rapporti, perché noi diciamo sempre che “una Magic rimane per sempre”. Abbiamo anche creato un gruppo Whatsapp che si chiama Magic vintage!».
«UN MONDO DI AMICIZIA»
Debora Martin ha 25 anni ed è una delle ragazze che hanno conquistato l’argento agli europei.


Perché hai scelto di fare la majorette?
«Un giorno, da bambina, le ho viste sfilare e mi hanno ipnotizzata, mi sono piaciute così tanto da voler provare, anche perché diverse amiche ne facevano già parte».
Come ci si prepara per un’esibizione?
«Ci alleniamo in palestra per provare, poi il giorno dell’esibizione ci si trova qualche ora prima per verificare sulla piazza o sul palco gli spazi disponibili per muoverci e ci prepariamo tutte insieme, sia con il trucco che con i vari accessori».

L’emozione più grande che hai provato?
«Al campionato europeo del 2015, quando abbiamo sentito pronunciare “Italy” e siamo corse verso il secondo gradino del podio. Alla fine delle premiazioni siamo rimaste sul campo a saltare di gioia, piangere ed urlare, con le compagne e i genitori».
Cosa ti ha insegnato a livello personale?
«A far parte di un gruppo, a collaborare, ad aprirsi e ad avere più consapevolezza di me stessa; ed a quanto importante sia un sorriso».









