E tu quante maschere hai?

Il termine persona in latino significa maschera come ad indicare che la vera essenza di una persona, la parte più intima di noi stessi è spesso nascosta da una maschera. “C’è una maschera per la famiglia, una per la società, una per il lavoro. E quando stai solo, resti nessuno.” Pirandello, attraverso queste parole, evidenzia come l’uomo possa ricoprire una moltitudine di ruoli rimanendo al tempo stesso nessuno, ci fa capire come cambia a seconda della situazione e delle persone che ha di fronte, ma quando resta solo diventa nessuno.

Indossare una maschera rappresenta una sorta di scudo protettivo che ci consente di diventare desiderabili agli occhi degli altri rendendoci meno vulnerabili e più sicuri. Il rischio di indossare la maschera aldilà della funzione adattiva, è che questa diventi una seconda pelle in cui ci si può sentire incastrati fino alla costruzione di un falso sé. Le maschere che ci hanno protetto possono diventare allora, un mezzo per disconnetterci dalle nostre emozioni, dai nostri veri desideri e ideali.

Tutto questo viene messo in atto perché pensiamo di essere inadeguati o fuori luogo nel momento in cui vogliamo esprimere noi stessi, e quindi, ci conformiamo agli altri pensando sia la scelta giusta, ma soprattutto la meno rischiosa.

Avere una sensibilità ai desideri e al giudizio altrui è presente in molti di noi, ma diventa un problema nel momento in cui rappresentano il singolo criterio su cui si costruisce il proprio senso di identità. C’è di base il timore di deludere le aspettative, nostre o di qualcun altro. Ma siamo in grado di accontentare tutte le persone che sono intorno a noi per realizzare un loro standard di giudizio? Quante maschere dobbiamo cambiare ogni giorno in base a chi ci troviamo davanti? Ma soprattutto, quanto è faticoso? Le critiche arriveranno sempre; in qualsiasi modo ci comportiamo arriverà il momento in cui non riusciremo ad accontentare tutti.

Se ci limitiamo a nascondere ogni giorno emozioni e preoccupazioni prima o poi emergerà il nostro malessere. Meno maschere significa più libertà di azione che sì fa paura, ma ci permetterà finalmente di essere noi stessi. Mostriamoci con i nostri veri valori, il nostro reale pensiero sul mondo, le nostre reali emozioni anche se a volte saremo costretti a dire verità scomode che scontenteranno qualcuno. Essere se stessi non è sempre facile, ma allo stesso tempo ci consente di vivere appieno la nostra esistenza senza alcun rimpianto. È meglio vivere un giorno rimanendo se stessi che vivere la vita di altri.

È una psicologa clinica, psicoterapeuta sistemico – relazionale, mediatore familiare e terapeuta E.M.D.R. Svolge la libera professione a Jesolo, oltre all’attività di consulenza e terapia rivolta al singolo, coppia e famiglia, si occupa di formazione in collaborazione con Enti pubblici e privati. Si occupa anche di supervisione e coordinamento di strutture per l’infanzia 0-6 anni. Per scrivere a Petra Visentin: petravisentin@gmail.com

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