Falsi miti sullo yoga
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- 12 Luglio 2023
La popolarità dello yoga è in continua crescita. I benefici di una pratica regolare sono ad ampio spettro. Ci limitiamo a pochi esempi come: maggiore flessibilità e forza, sollievo dallo stress e miglioramento della respirazione. E, per quanto quasi tutte le varietà di questa antica disciplina incorporino un certo grado di forza, flessibilità e lavoro sul respiro per migliorare il benessere mentale e fisico, non tutte le pratiche sono uguali. Alcune utilizzano esercizi delicati e “riparatori”, altre sono veri e propri allenamenti fisicamente impegnativi. Quindi, se vuoi praticare yoga, hai davvero molte opzioni a tua disposizione. Non lasciare che nessuno dei seguenti miti ti impedisca di provarlo
Non sono flessibile: non fai yoga perché sei già flessibile; lo fai per aumentare la tua flessibilità e mobilità. Tutti devono iniziare da come sono in quel momento e ogni posizione può essere modificata per adattarsi alla flessibilità individuale.
Ho mal di schiena: il movimento è vita, devi solo farlo in modo mirato. Ci saranno alcuni esercizi e posizioni che puoi fare con cautela, altri che non puoi fare affatto, altri ancora li potrai praticare regolarmente.
Lo yoga è per le donne: in passato lo yoga veniva praticato dai monaci che cercavano la liberazione spirituale, ma oggi nel mondo occidentale le praticanti sono in maggioranza donne. Se parliamo solo dell’aspetto fisico della pratica, gli esercizi a corpo libero rafforzano i muscoli profondi, che contribuiscono a correggere la postura e a mantenere dritta la colonna vertebrale. E questo senz’altro può essere utile per entrambi i sessi.
Lo yoga è solo allungamenti: lo yoga effettivamente utilizza molti allungamenti ma rafforza anche il corpo. Molti movimenti comportano la resistenza al proprio peso corporeo e questo può migliorare la forza muscolare e la resistenza.
L’effetto dello yoga è a livello di corpo-anima-spirito. Crea un’armonia e un equilibrio nel praticante che altre forme di movimento non danno. Il cambiamento in sé inizia come risultato dell’attenzione rivolta a se stessi.
