Per amore, solo per amore. Di un’altra splendida estate.
Cosa resterà di questi anni Ottanta?
cantava Raf in una hit di qualche anno fa. Raf che, per inciso, abbiamo potuto rivedere, assieme a Tozzi, nel concerto che si è tenuto qualche mese fa al Palazzo del Turismo (sì, abbiamo avuto anche loro).
Provo a parafrasare il motivetto e a rilanciare l’interrogativo: cosa resterà di questa nostra estate?
Sì, perché qualche domanda dovremo pur farcela. Perché è stata la prima estate “vera” dopo due anni di sofferenza. Una estate che abbiamo potuto assaporare fin dai primi albori, non a stagione inoltrata com’è avvenuto anche lo scorso anno. Una estate come non se ne vedevano da tempo, ricca di aspettative e che è andata già oltre alle stesse.
Cosa ricorderemo? Beh, il caldo innanzitutto. Mamma mia, che temperature. Anche se, sotto sotto, pensando ai turisti che continuavano ad arrivare e agli eventi che si potevano (finalmente) tenere, la pioggia l’abbiamo probabilmente desiderata solo a parole. Gli eventi e le manifestazioni in genere. Non ci eravamo quasi più abituati, al punto che sono sembrati quasi troppi. Ma che bello vedere la gente ai concerti, agli incontri con gli autori, al teatro… persino alle poesie all’alba alle sei del mattino. Le famiglie ed i bambini, cui la città ha dedicato alcuni progetti, in un percorso più ampio: dai biglietti gratuiti per gli ingressi in otto eccellenze, al Lungomare delle Stelle a Cristina d’Avena, i camp che sono tornati, fino alla festa delle fiabe… senza dimenticare che tutto è partito con la grande festa degli aquiloni.
Da parte nostra la soddisfazione di essere ancora, dopo 28 anni, un punto di riferimento per i turisti. Ancora di più con il fratellino nato a maggio, il Visit Jesolo rivolto ai turisti di lingua tedesca. E di questo ringraziamo tutti coloro che ci hanno creduto. Certo, resterà anche qualche criticità, superata, però, grazie alla volontà e a un bel gioco di squadra in città. Ma, a parte tutto, quello che rimane di questa estate è “tanta roba”, come si dice da queste parti. E’ stata già definita “straordinaria” da ogni punto di vista.
Vero tutto, ma a mio modesto parere quello che deve, invece, rimanere… Quello che ci deve fare riflettere in un esercizio di onestà intellettuale…
Quello che non dobbiamo mai dimenticare… E’ che tutto quello che abbiamo vissuto non è per nulla scontato. Non dobbiamo dimenticarci quello che è successo negli ultimi due anni, che stava per cancellare le nostre certezze. Abbiamo una infinità di cose belle che ci circondano e che ci avvolgono. Chiedono solo di trattarle con cura, di volergli bene, di coltivarle e farle crescere continuamente. Con passione, dedizione, direi anche “amore”. Non diamo mai nulla per scontato. Questo deve rimanere prima di tutto. Perché anche la prossima possa essere una estate da ricordare.