Sbagliando s’impara
A chi di noi non è mai capitato di sbagliare? Ognuno di noi nella vita di tutti i giorni può commettere degli errori nel lavoro, nel proprio rapporto di coppia, con i propri figli, con gli amici, … Errare humanum est, dicevano gli Antichi.
Sbagliare fa parte della natura umana, siamo esseri fallibili e dobbiamo abituarci a considerare gli errori come una parte ineludibile della nostra esperienza di vita.
Diversamente, significherebbe non accettare i nostri limiti e la nostra umana imperfezione. Ciò nonostante, fin da piccoli la società ci imprime l’idea che l’errore sia qualcosa di negativo, qualcosa da non fare, da punire o per cui provare vergogna. Man mano che cresciamo, ogni volta che sbagliamo scatta una sensazione di fallimento, oppure, prima ancora di fare un errore, ci sentiamo paralizzati dalla paura di sbagliare temendo non tanto le possibili conseguenze dell’errore, quanto il giudizio negativo degli altri. Tuttavia, demonizzare gli errori e lasciare che la paura di sbagliare ci blocchi è un rischio ancora più grande.
E non solo perché, come diceva Carl Jung, “Chi evita l’errore elude la vita”, ma soprattutto perché ci sono situazioni in cui evitare di sbagliare è impossibile. Gli studi dimostrano che impariamo più dagli errori che dai successi, poiché l’effetto sorpresa provocato dall’errore facilita e rinforza l’apprendimento. Così, quando ci troviamo di fronte a una situazione analoga ad una precedente in cui abbiamo sbagliato, dal lobo temporale del cervello parte un allarme per avvertirci che stiamo per sbagliare di nuovo, permettendoci di correggere il tiro.
Gli errori ci rendono ciò che siamo, ci fanno essere persone più resilienti. Gli errori ci permettono di aumentare la nostra tolleranza alla frustrazione, ci costringono a maturare e, soprattutto, ci insegnano quali sono le strategie che non dovremmo seguire e qual è il cammino più appropriato
Se sbagliare è umano, perdonarsi è necessario, perché solo se riusciamo a perdonarci la nostra umanità e la nostra imperfezione riusciremo ad avere il coraggio di agire e di attuare cambiamenti nella nostra vita quando ci saranno delle situazioni che non ci soddisfano più. Solo perdonando a noi stessi i nostri errori saremo in grado di relazionarci agli altri in modo amorevole e non giudicante costruendo relazioni sane e alla pari.
Solamente accettando il rischio di sbagliare riusciremo a fare delle scelte, muovendoci verso l’ignoto piuttosto che rimanere imprigionati in realtà che non ci appartengono. Chi non osa, chi non attraversa, non sbaglierà mai forse, ma rimarrà per sempre imprigionato in un’illusione di vita fatta in realtà di paura, staticità e sofferenza. In fondo, chi di noi nella propria vita non ha mai avuto paura di sbagliare “il suo calcio di rigore”?