Cane a testa in giù
Il “Cane a testa in giù” è forse una delle posizioni di yoga più conosciute, facilmente incorporabile in qualsiasi stile di yoga che sia una pratica per principianti o avanzata. Nei filoni di yoga più dinamici, il “Cane a testa in giù” (chiamato in sanscrito Adho Mukha Svanasana) viene utilizzato come posizione neutralizzante e rilassante. Ecco perché si consiglia, ad esempio, agli atleti dopo la corsa. Aiuta a mantenere flessibili i muscoli posteriori della coscia, che spesso si accorciano con la corsa regolare.
Questa posizione energizza e ripristina la forza dopo uno sforzo fisico o mentale. La colonna vertebrale si allunga in uno stato di scarico, riducendo così la pressione sui dischi tra le vertebre spinali.
I muscoli delle braccia si rafforzano, anche i muscoli della schiena lavorano.
Il corpo è simmetrico, braccia e gambe sono parallele tra di loro e i quattro arti sostengono in modo ben distribuito il peso del corpo. Ti dà l’occasione di sentire che il corpo è un’unità in cui tutto è collegato: se muovi qualsiasi parte di esso noterai che si sposta di conseguenza tutto l’insieme. Anche il più piccolo movimento riorganizzerà l’intera posizione.
Avendo la testa più in basso rispetto al cuore, al cervello arriva più sangue e, quindi, più ossigeno (possiamo anche chiamarlo: prana, forza vitale). Ti equilibri su tutti e quattro gli arti, senti la terra sotto di te con i sensori dei palmi delle mani e delle piante dei piedi, rafforzando la tua connessione con la terra, dandoti equilibrio.
Il “Cane a testa in giù” ha molti effetti benefici anche a livello spirituale. La testa è abbassata e si avvicina a terra rispetta alla posizione eretta. Ti dà una grande opportunità di portare l’attenzione verso l’interno e osservare te stesso.
Non puoi vedere né in avanti né di lato, ma solo verso l’interno del triangolo creato dal tuo stesso corpo. E, a proposito del triangolo: nella posizione formi con il tuo corpo un simbolo potente, un triangolo rivolto verso l’alto!
Spero tu possa apprezzare ancora di più il “Cane a testa in giù” e guardarlo in modo diverso la prossima volta che lo praticherai.