Che albero sia!
Stare in equilibrio è uno stato di coscienza interessante
Non si tratta di stare completamente fermi, ma di una continua ricerca della stabilità, perché c’è sempre una piccola oscillazione, un fluire. Nelle posizioni in piedi, appoggiandoti su una superficie più ampia, sarai in grado di bilanciarti più facilmente rispetto al tenere le gambe unite. Focalizzare lo sguardo e, quindi, l’attenzione su un punto fisso davanti a te, aiuterà la mente a non divagare e a mantenere più facilmente l’asana.
Nelle posizioni di equilibrio, non lavorano solo i muscoli. Il sistema dell’equilibrio che si trova nelle orecchie e la vista sono molto importanti. È al lavoro anche il sistema di rilevamento del dolore, sta percependo su che superficie si appoggia, preme, la pianta del piede.
Cosa succede quando “spegniamo” alcuni di questi sistemi di percezione?
Prova a tapparti le orecchie nella posizione dell’albero, tutto sarà completamente diverso.
Nello stesso modo qualcuno che ha l’otite sarà più in difficoltà a mantenere le posizioni di equilibrio. Metti una pallina morbida sotto i piedi ed esegui la posizione così, portandoti ad un’esperienza ancora diversa. Spesso durante la lezione di yoga parliamo di sentire un movimento, una sensazione chiudendo gli occhi, così togliamo la parte della vista. Disattiviamo in questo modo un sensore con cui il cervello rileva cosa sta succedendo, dando per esempio la risposta di attivare non solo uno ma diversi muscoli.
Un lavoro continuo di informazioni sensoriali. Se si è in uno stato di agitazione, o se il pensiero si sposta altrove, questo lavoro occuperà in gran parte le attività cerebrali. Concentrandoti, in assenza di pensieri, sulle cose che hai fatto e su quelle che devi fare, puoi lavorare più tranquillamene sull’aspetto della stabilità trovando giovamento non solo sul materassino ma anche nella vita quotidiana.
Che albero sia!