Piegamenti all’indietro, i grandi insegnanti
Pensa: quante volte al giorno fai un piegamento in avanti e quante volte un movimento all’indietro? Con grande probabilità, saranno più numerosi i primi! Quando raccogli un oggetto da terra, fai giardinaggio o dopo lunghi periodi di tempo trascorsi davanti al computer, qual è il movimento che ti viene naturale? Braccia aperte, il petto in avanti spesso accompagnato da uno sbadiglio. E’ un movimento piacevole di apertura della parte anteriore del corpo ed un sollievo per i muscoli della schiena per compensare in modo naturale le posizioni in avanti. Però, fin dove ti è comodo portarti all’indietro? I piegamenti in avanti, in un certo senso, ti fanno restare al sicuro, protetto, nella zona di comfort dando tranquillità.
I piegamenti all’indietro, invece, creano sensazioni opposte, caricandoti di energia, di vitalità portandoti in aperture anche più ampie, più profonde, per le quali a volte bisogna essere pronti fisicamente e mentalmente. I piegamenti all’indietro sono dei grandi insegnanti. Certe volte il corpo è già pronto, ha la flessibilità per eseguire la posizione, ma qualcosa ti blocca. Più profondamente entri negli asana, più profondamente vai a toccare emozioni e sensazioni portandoti fuori dalla zona di comfort. A volte serve tempo: a volte per il corpo, a volte per la mente.