Cuccioli ed anziani, così vicini e così lontani

Cani, cuccioli ed anziani, sono cronologicamente così lontani ma anche così vicini per atteggiamenti e comportamenti.

Entrambi devono essere seguiti, per esigenze differenti, ma il nostro accudimento nei loro confronti è molto simile. Il cucciolo deve essere aiutato a scoprire il mondo, a fare nuove esperienze, mentre l’anziano il mondo lo conosce già ma non si rende conto delle barriere architettoniche che il suo corpo non è più in grado di gestire a causa, spesso, di dolori fisici e mancanza di coordinazione ed equilibrio. Il cucciolo, d’altro canto, nel muovere i primi passi in questo mondo deve stare bene attento a dove mette le zampe! Deve imparare a conoscere le diverse superfici, a coordinare i propri movimenti, a fare le scale a non ruzzolare giù dalle scale con il suo fare goffo ed impacciato.

È fondamentale in questa fase evolutiva del cucciolo l’intervento corretto e tempestivo nello stimolare, con esercizi appropriati, la “propriocezione”, ovvero la capacità di sapere gestire e riconoscere la posizione del proprio corpo nello spazio. Essa è resa possibile dalla presenza di specifici recettori presenti nelle articolazioni, legamenti e muscoli, che sono sensibili alle variazioni delle posture del corpo. Questi recettori inviano degli impulsi che, attraverso il midollo spinale, giungono in particolari aree cerebrali disegnate per l’elaborazione delle informazioni sulla posizione sul movimento delle articolazioni.

Ci sono diverse tecniche che possiamo applicare per stimolare questa importante funzione: dalle “semplici” tecniche di massaggio della zampa che servono a rafforzare la percezione e consapevolezza dell’arto, alle tecniche riarticolatorie, dove andiamo a “muovere” ogni singola articolazione, dalle piccole falangi al polso, al gomito ed alla spalla. Il cane anziano, d’altro canto, va incontro a rigidità muscolare e mancanza di coordinazione ed equilibrio dovuta soprattutto alle patologie inerenti il sistema muscolo- scheletrico e ad una perdita progressiva di propriocezione. Deve essere aiutato a mantenere una corretta mobilità articolare perché, come ben sappiamo, il cane anziano spesso cade in uno stato di letargia, tende a muoversi sempre meno, un po’ perché il movimento provoca dolore ed un pò per pigrizia, ma il non muoversi facilita il deperimento muscolare!

Ed un muscolo debole non è in grado di dare sostegno all’articolazione e di conseguenza tutto il peso, dato dalla forza di gravità, si va a scaricare direttamente a livello articolare anziché essere distribuito equamente tra muscolo ed articolazione. Anche il cane anziano deve fare i conti con i micro traumi subiti nell’arco di tutta la sua vita ed i traumi dovuti alle cadute per mancanza di coordinazione e di forza. Sarà, quindi, molto importante utilizzare delle tecniche mio-rilassanti di massaggio delicato ed anche linfodrenanti, perché sono delle manovre più delicate e consigliate assolutamente in geriatria, per favorire un maggiore afflusso sanguigno e di sostanze nutritizia a livello dei muscoli e dare un po’ di sollievo ai dolori quotidiani. Cuccioli ed anziani così cocciuti che fanno finta di non sentirci e continuano nelle loro marachelle.

I cuccioli e gli anziani a fare gli anarchici! Cuccioli ed anziani così indifesi e così delicati. Cuccioli ed anziani cosi lontani ma cosi vicini!

Autore /

Debora Severo è una fisioterapista ed osteopata “umana” e svolge attività di libera professione nel suo studio di Vicenza e di Jesolo . È inoltre, specializzata in osteopatia animale, applicata al cane e collabora con diversi centri cinofili : “8 abbài sotto al cielo” a pordenone , Lulen club , Padova e Wonderdog a Vicenza oltre a svolgere attività specifica applicata agli equini.

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