Alberto e Claudia, campioni per passione

I due jesolani si sono laureati campioni italiani di danza standard

E’ proprio vero che la musica fa miracoli. Prendi Alberto Gerotto: fino a cinque anni fa il ballo quasi non sapeva cosa fosse. Certo, da giovane in discoteca ci è andato anche lui, come tutti da queste parti, nella città che è pur sempre la capitale della musica e del divertimento. Ma figuriamoci mettersi a ballare per davvero, magari in coppia e magari in una competizione. Ebbene, Alberto, che di anni ne ha 60, è sposato ed ha una figlia e di professione gestisce il parcheggio Aquileia, oggi è campione italiano di danza standard. Magia della musica, certo, ma anche dell’incontro con Claudia Villanova, sua cliente del parcheggio.

«Quando si parlava della mia passione per il ballo – racconta Claudia – mi prendeva un po’ in giro. Il ballo ha sempre accompagnato la mia vita: da piccola faceva danza classica. Finchè un giorno sono riuscita a convincerlo a provare».

Da quel momento sono diventati una coppia di ballerini talmente bravi che, qualche giorno, fa si sono laureati campioni italiani di danza standard, ma anche vice campioni di ballo da sala e terzi nella combinata; gare che si sono disputate a Rimini. Hanno partecipato come associazione sportiva Asa Magic Dance di Roncade e sono personalmente seguiti dalla maestra Giacomina Dotto.

Quando importante è Giacomina?

Alberto. «Moltissimo. Lei è la persona che, più di tutti, ha intravisto in noi le potenzialità per potere fare determinate gare per portare a casa risultati importanti. Il suo impegno è duplice, se si considera che noi, per la stagione estiva, possiamo allenarci meno o con determinate esigenze».

A proposito di lavoro: ma come avete fatto per i giorni delle gare?

Claudia. «La nostra fortuna è stata trovare dei titolari che hanno compreso l’importanza di queste gare e ci hanno in qualche modo agevolato».

Alberto. «E per noi è stato uno sforzo ancora più grande, dal punto di vista fisico, dovendo conciliare i ritmi del lavoro estivo con quelli degli allenamenti. Considerate che ci alleniamo dal lunedì al giovedì per quattro ore al giorno con la maestra, più altre tre ore per il collettivo, dove simuli la gara».

Ma come avete fatto durante il periodo della pandemia?

Alberto. «In quanto atleti, di fatto non ci siamo mai fermati. Come confermano le medaglie: dallo scorso settembre abbiamo conquistato qualcosa come 21 medaglie».

Ma la più importante è questo titolo italiano: come avete festeggiato?

Claudia. «Di fatto non lo abbiamo ancora festeggiato. Fino ad ora abbiamo “solo” condiviso la nostra gioia con i nostri cari ed ora con te, di ViviJesolo e con i vostri lettori».

Ed ora quale il vostro prossimo obiettivo?

Alberto. «Ora, con questa vittoria, siamo passati di categoria (Classe A) per cui le competizioni si fanno ancora più difficili. Ma noi non ci fermeremo e continueremo a crederci. Lavorando duro, con passione. E divertendoci».

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